Mezzocorona

Il ladro ruba i ricordi di una vita, sparito anche il regalo per la nonna

Al leghista Paoli sottratti tutti i gioielli più costosi


di Mara Deimichei


TRENTO. Quando ha aperto la porta di casa, ieri mattina dopo le 9, la sua attenzione è stata subito colpita dalla porta finestra aperta. «Ero sicuro di averla lasciata chiusa la sera prima e avevo anche abbassato come sempre le tapparelle». A parlare è Denis Paoli segretario della Lega per la Piana Rotaliana e coordinatore dei giovani del Carroccio che oggi si trova nelle pagine della cronaca come vittima di un furto in casa, a Mezzocorona. «Dopo aver notato la porta finestra aperta - dice - mi sono girato verso la sala e ho visto i cassetti aperti. Stessa scena nella camera da letto. Mi hanno rubato oggetti in oro e in argento ma soprattutto mi hanno rubato i ricordi di una vita». E i ladri non hanno risparmiato neppure una catenina con ciondolo che Paoli aveva acquistato in un recente viaggio in Spagna e che era un regalo per la nonna.

«Io abito in via Sant’Antonio - spiega ancora Paoli - il mio appartamento è al primo piano, quello dei miei genitori al terzo. Sabato sono andato da loro, ma prima di lasciare il mio alloggio, ho chiuso le finestre e ho abbassato le tapparelle come faccio sempre. Ma poche ore dopo ho avuto l’amara sorpresa. Mi vien da pensare che chi è entrato in casa mia non sia un ladro “improvvisato” ma che sia, come dire, del mestiere. È riuscito ad alzare le serrande e ha forzato l’infisso senza per altro provocare troppi danni». Da come si è mosso, ipotizza Paoli, il ladro si è preso molto tempo per rovistare fra le varie stanze «come se sapesse che poteva agire indisturbato» spiega.

«Ha aperto tutti i cassetti - racconta - con metodo non lasciando neppure un gran disordine. E ha controllato tutti gli oggetti uno per uno. Penso ai gioielli: ha preso solo quelli in oro e in argento lasciando invece nelle loro confezioni quelli di acciaio. Mi sono fatto l’idea che sia una persona che sappia come muoversi in queste situazioni». Una persona che ha portato via molti ricordi di Paoli. «Ha preso tutti i regali che ho ricevuto al battesimo, alla prima comunione, alla cresima e così via. Collanine, bracciali che oltre al valore economico per me avevano un grande valore effettivo». E il ladro ha portato via anche un regalo di Paoli per la nonna. «In Spagna - racconta - le avevano preso una croce della vita egizia con la catenina. Un pensiero per lei, che non potrà più ricevere».

Oltre all’amarezza per aver toccato con mano cose significa essere derubati, Paoli vuole sottolineare anche come l’amministrazione comunale di Mezzocorona sia venuta meno ad un impegno preciso preso con la cittadinanza. «Avevamo promosso una raccolta firme in calce ad un ordine del giorno - spiega - per investire sulla sicurezza del borgo, a partire dal posizionamento di alcune telecamere in determinate zone. Avevano firmato in 300 e l’odg era passato. Le telecamere dovevano arrivare all’inizio dell’estate scorsa. E non ci sono ancora. E un impegno simile era stato preso dalla giunta precedente dopo una mia richiesta come consigliere comunale di minoranza. Ma anche quello è rimasto lettera morta».

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