«Il Jeep camp ha fatto danni: sarà multato» 

Il raduno di San Martino. L’assessora Zanotelli rispondendo a un’interrogazione di Degasperi ha spiegato che i fuoristrada sono andati in zone in cui non erano autorizzati sfregiando prati e alberi. Ora gli organizzatori dovranno pagare anche il ripristino



Trento. Partono le multe per gli organizzatori del Jeep camp di San Martino di Castrozza. Il tanto contestato evento motoristico si è trasformato, come temevano gli ambientalisti, anche in un mezzo disastro ambientale. Ma la Provincia già sta calcolando l’entità della sanzione, oltre ai risarcimenti che non saranno poca cosa.

Il Jeep Camp, che si è svolto dal 12 al 14 luglio a San Martino di Castrozza, non ha rispettato le autorizzazioni, con veicoli che hanno attraversato aree e sentieri vietati, danneggiando prati, foreste e pascoli del Primiero. Per questo i responsabili della manifestazione dovranno provvedere al ripristino del territorio pagando le sanzioni previste, che sono ancora in via di quantificazione. È quanto emerge dalla risposta scritta dell’assessora provinciale all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli ad un'interrogazione presentata dal capogruppo del Movimento 5 stelle Filippo Degasperi e sottoscritta anche dal collega Alex Marini.

Degasperi chiedeva un «bilancio ambientale» del Jeep Camp 2019 svoltosi dal 12 al 14 luglio scorso a San Martino di Castrozza. L’assessora Zanotelli ha risposto che in seguito all'accertamento di quanto accaduto in località Monte Vederna nel Comune di Imer, la Stazione forestale di Primiero ha provveduto a quantificare il danno causato al patrimonio silvo-pastorale dal transito dei veicoli.

Danno che, come spiegato dall’assessora Zanotelli, riguarda 600 metri quadrati circa di cotico erboso del pascolo, 900 metri quadrati circa di suolo forestale, 26 alberi (radici o chiome). Quanto ai risarcimenti, ha spiegato l’assessora Zanotelli nella sua risposta scritta, «ferme restando le sanzioni conseguenti, la quantificazione economica del danno ai fini del ripristino dipenderà anche dalle sistemazioni che saranno eventualmente fatte nei trenta giorni successivi all'evento da parte del soggetto responsabile della manifestazione, che comunque ha depositato una cauzione di 5.000 euro».

Per la Provincia insomma, riconosce l'assessora, vi è stata effettivamente una violazione delle norme, in particolare di quanto era stato autorizzato l'8 luglio scorso, qualche giorno prima dell'evento, con una determinazione del dirigente del servizio polizia amministrativa. «Infatti - prosegue la risposta dell’assessora Zanotelli- i mezzi (le Jeep del camp) circolavano in aree non autorizzate dal provvedimento e per questo è al vaglio la possibilità di contestazione della violazione anche di altre norme, quale la legge provinciale 11 del 2007, sulle foreste e la protezione della natura».













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