Il formaggio salva l’economia

Numeri confortanti per il Caseificio sociale di Primiero: ai 60 soci distribuiti 2,74 milioni a fine 2012


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Giovanni Battista Fontana, presidente del Caseificio sociale di Primiero, è soddisfatto dei risultati operativi della società consortile che, in un momento di profonda crisi, riesce a essere uno dei pochi settori del territorio a tenere nella produzione di reddito che va a beneficio della realtà agricola primierotta. Alle 60 aziende agricole socie del Caseificio, infatti, sono stati distribuiti 2.749.951 euro.

«La situazione economica registrata nel 2012 è nota a tutti - dice Giovanni Battista Fontana - tuttavia i mercati relativi al settore caseario nel corso dell’anno hanno dato dei risultati migliori rispetto alle aspettative. In questo senso il prezzo del grana è sì diminuito, ma meno di quanto si fosse ipotizzato a fine 2011. I primi mesi del 2013 danno segnali molto più preoccupanti del 2012 con ordinazioni in forte rallentamento. Per quanto ci riguarda non sono stati riscontrati particolari problemi nelle produzioni, anzi, possiamo dire che i nostri formaggi sono stati apprezzati per la loro qualità».

Il latte lavorato nel 2012 è stato pari a 4.914.172,9 chili con un incremento rispetto l’anno precedente di 1.301 Kg. Il latte conferito al caseificio dai soci è stato destinato per il 42,2% a Trentingrana, per il 30,5% a Nostrano per il 4 % a Mezzano Trentino, per il 9,5% a Tosèla (il formaggio tipico di Primiero), per il 4,9% a prodotti a marchio di terzi e il rimanente 8,9% in altri formaggi destinati principalmente al negozio annesso al Caseifici (Fontal, Dolomiti, Asiago, Latteria, Rettangolare). I ricavi delle vendite si sono sviluppati attraverso il consorzio Trentingrana per il 40%, attraverso le vendite all’ingrosso per 10%, vendite in rifatturazione 10%, vendita al dettaglio (compresi i corrispettivi delle malghe) per il 38%, e per servizi 2%. Il ricavi delle vendite, in ogni caso, hanno subito una leggera flessione, anche se, come detto, alle 60 aziende socie del Caseificio sono stati distribuiti ben 2.749.951 euro.

In particolare, a dimostrazione della la difficile situazione del 2011-2012, Giovanni Battista Fontana puntualizza ce «nei ricavi abbiamo dovuto registrare una diminuzione delle vendite in particolare dell’Agritur Malga Rolle, dovute principalmente a due fattori: l’andamento negativo della stagione invernale 2011-2012 e alla chiusura della strada di Forte Buso nei primi due mesi estivi. In misura minore anche il negozio annesso al Caseificio ha sofferto: in particolare durante la stagione invernale 2011-2012 c’è stato un deciso calo delle presenze, mentre in estate, pur con buone presenze, c’è stato un importante calo della spesa media per scontrino».

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