Il Comune di Trento ce l’ha fatta: trovati 9 milioni

Chiuso il bilancio dopo due mesi di lavoro. Il sindaco Andreatta: «Servizi immutati, tagli sui costi del Palazzo»


di Luca Marognoli


TRENTO. Palazzo Thun ce l’ha fatta: in due mesi è riuscito a trovare i 9,2 milioni di euro necessari a chiudere il bilancio in pareggio. Ieri la giunta ha deciso gli ultimi tagli: mancavano ancora 2,6 milioni che sono stati reperiti ottimizzando ulteriormente i servizi interni (1,2 milioni) e prevedendo l’introito di oneri di urbanizzazione (1,45 milioni).

Il sindaco Alessandro Andreatta parla di risultato ottenuto in tre mosse: «La prima è consistita nel non introdurre nuove tasse: niente Irpef, nè aumento delle aliquote Imu, con la scelta di introdurre il tributo minimo per la Tares, cioè 30 centesimi per metro quadrato. Secondo punto forte della nostra azione è stato il mantenimento dei servizi più importanti: il trasporto pubblico non ha subito tagli di frequenze, di linee e corse, sono rimasti stabili gli abbonamenti, c’è stato un aumento solo del biglietto. Quanto ai nidi, restano immutati la qualità e il numero e si conferma la previsione per i due asili di Ravina e Martignano. Lo stesso vale per il sociale: si mantiene il livello di intervento a favore di anziani, portatori di handicap e per affrontare il disagio giovanile. Terza cosa da sottolineare: abbiamo lavorato molto nel ridurre la spesa della macchina amministrativa, risparmiando il più possibile. Così siamo riusciti a chiudere il bilancio, concludendo un’opera iniziata i primi di novembre, dopo la firma del protocollo d’intesa in Provincia. Un periodo in cui i nostri uffici hanno lavorato ad alti ritmi». Il provvedimento sarà portato in aula in marzo.

Analizzando i dati nel dettaglio, da rilevare la diminuzione della spesa per il personale di 803 mila euro, per l’acquisto di beni (in particolare di carattere tecnico) di 438 mila, per l’utilizzo di beni di terzi di 103 mila e per prestazioni di servizi di 668 mila. Tra questi: 346 mila per manutenzione di edifici, 233 mila per manutenzione strade, 152 mila per spese di patrocinio legale, 114 mila per pulizia e lavanderia, 108 mila per manutenzione delle aree verdi, 100 mila per il venir meno della riduzione skipass Bondone per residenti, famiglie e studenti, 78 mila per spese di compensi ed indennità, 62 mila per i servizi di aggregazione e le attività rivolte ai giovani, 55 mila per incarichi professionali relativi a opere pubbliche ed interventi straordinari, 30 mila per le prestazioni di servizi riferite al piano di riparto delle circoscrizioni.

Ma il taglio più significativo riguarda le spese per trasferimenti: 1,57 milioni. Qui spiccano le “sforbiciate” di 669 mila euro al trasporto urbano, di 300 mila ad Asis e di 144 mila ai contributi culturali.

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