Il cane, il coniglio e il maiale in cattive condizioni: patteggia

TRENTO. Era già finita a processo con l’accusa di aver ricettato alcuni conigli ed era stata assolta dal giudice Borrelli. Ieri negli uffici di Largo Pigarelli è tornata ancora una volta come...



TRENTO. Era già finita a processo con l’accusa di aver ricettato alcuni conigli ed era stata assolta dal giudice Borrelli. Ieri negli uffici di Largo Pigarelli è tornata ancora una volta come imputata. E questa volta ha patteggiato un ammenda per abbandono di animali. L’accusa del capo d’imputazione era più pesante ed era quella di maltrattamenti di animali. Le verifiche e l’indagine della forestale erano iniziate con una segnalazione dell’associazione, l’associazione «Amici degli animali val di Fiemme» che riguardavano in particolare tre animali della donna che sarebbero stati trovati in condizioni molto difficili. Si trattava in particolare di un cane che era affetto da un tumore e che non era stato curato. E poi un coniglio che aveva non poche difficoltà a muoversi e che era stato colpito dalla rogna nella zona del collo. E poi un maiale che la donna - scrive l’accusa - avrebbe tenuto all’interno di un box fra i suoi escrementi e senza alcuna cura per quanto riguarda la sua igiene. Insomma una situazione di abbandono totale che è stata rubricata dalla procura come maltrattamento d’animali. Ieri il giudice Serao ha considerato il reato di abbandono di animali e ha «controfirmato» un accordo di patteggiamento.

La vicenda è quindi finita con un ammenda che dovrà pagare la donna e che è stata fissata in 800 euro. Il giudice ha anche disposto il dissequestro del cane (uno dei tre animali «parti» del processo) che sarà riconsegnato alla sua padrona.













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