«I turisti? Ve li portiamo tutti noi»

Promossa l’organizzazione: «Ma sarebbe meglio tenere aperto il casello di Trento Centro». Boom grazie all’effetto Muse


di Emanuele Del Rosso


TRENTO. Anche ieri il mercatino ha fatto il pieno. Gironzolando per il centro di Trento, in una di queste domeniche prenatalizie in cui tutti i negozi sono aperti e piazza Fiera diventa un polo di attrazione per turisti da tutta Italia, fa impressione l’incredibile quantità di persone a spasso: forestieri e non, famiglie con bambini, giovani o meno giovani, coppie o comitive di amici. Eppure, dopo una lunga serie di doverosi articoli dedicati a chi sfrutta le piacevolezze della città, non si può ignorare chi i turisti li porta fin qui. Naturalmente, si parla degli autisti dei numerosissimi pullman che per quest’anno sono in sosta lungo la parte sud di via Sanseverino. Trovarli non è difficile, basta risalire la “tonnara” partendo dal Duomo, su per via Verdi, e oltrepassare il nuovo centro residenziale Le Albere. Da dove vengono? Cosa fanno, mentre i propri passeggeri visitano la città? «Di solito stiamo al pullman a riposare, dato che ci siamo alzati molto presto la mattina, e magari andiamo a mangiare qualche cosa. Sono anni che faccio questo lavoro, Trento la conosco bene oramai», racconta Paolo Turazza, veronese.

Germano Crotti e Massimo Bonacorsi chiacchierano tra i sedili – ovviamente in ogni vettura ci sono più guidatori, giacché la legge obbliga il conducente a riposare adeguatamente dopo un tot numero di ore di lavoro. Si scherza un po’, poi concordano nel constatare che il numero di comitive dirette ai mercatini è in continuo aumento, anche per la presenza del Muse, il nuovo museo di scienze della città, davvero poco distante dal centro. «È tutto organizzato molto bene, come sempre», constata Germano. Invece Stefano Caboni, autista di Ascoli Piceno, ci dice che le persone che ha portato non sapevano dell’esistenza di questa nuova struttura: «Il Muse non è molto pubblicizzato nella zona dove vivo. Certo, lo si vede negli spot sul Trentino, ma niente di più». Ha anche alcune perplessità: «Con tutto questo traffico sarebbe stato meglio che l’entrata dell’autostrada di Trento centro fosse stata aperta».

Bisogna dire che è vero: in alcuni punti, come certe piccole rotonde, tutti questi mezzi pesanti faticano un po’ nei movimenti. Ma sono disagi di poco conto, a giudizio di chi questi colossi li porta. Per esempio Mirko Santini, di Cattolica, è soddisfatto, ed elogia l’uscita autostradale di Trento Sud.

Teniamo presente che abbiamo di fronte professionisti di lungo corso, dal parere autorevole: nemmeno uno di loro sta sotto i dieci anni di lavoro nei trasporti, e tutti hanno visto la città evolvere e, a quanto pare, migliorare. Oltretutto, questo è il primo anno, un anno di rodaggio, della zona progettata da Renzo Piano: «È la prima volta che passo davanti al Muse. La zona di scarico dei turisti è molto comoda, non ci sono particolari disagi, anzi!», considera Giovanni Lauri, autista di Parma che dal 2000 fa di queste tratte.

Il clima è disteso e ora lasciamo riposare i conducenti. Prima di andare via, giusto il tempo per un paio di scatti ad un’allegra comitiva di vicentini, diretti al mercatino per festeggiare due compleanni, quelli di Alessandro Lovato e Alessandro Bauce. Oggi niente spumante: si brinda a brulè.

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