I tecnici: spazzacamini, il «fai dai te» è pericoloso

Al Teatro di Malé il convegno sulle canne fumarie, causa di centinaia di incendi Lorenzo Bezzi: «Affidarsi a professionisti». Molti impianti non sono a norma


di Eva Polli


Spazzacamino fai da te? Meglio di no. Su questo son stati concordi tutti gli intervenuti al Convegno “Canne fumarie” organizzato a Malé dal corpo dei vigili del fuoco del distretto della Val di Sole, dall’Associazione Artigiani e dalla Comunità della Valle di Sole.

Ben 220 incendi su 342 che hanno richiesto l’intervento Vigili del fuoco a Tento, sono infatti dovuti a malfunzionamento delle canne fumarie; e queste spesso sono realizzate in modo raffazzonato per collegare la stufa di casa per cui non viene richiesto l’apporto di personale qualificato. Invece nella fase di progettazione realizzazione e manutenzione è necessario porre la massima attenzione, insiste l’ispettore distrettuale Maurizio Paternoster, e in particolare bisogna mantenere le distanze quando i camini sono in vetro cemento o in mattoni con tubo d’acciaio.

Dopo i saluti di Roberto Endrizzi e Roberto Delaurentis per l’Associazione Artigiani, di Guido Ghirardini come rappresentante delle Casse rurali, del vice sindaco di Malé Alberto Gasperini, del presidente della Comunità di Valle Alessio Migazzi, di Franca Penasa che ha ricordato la realtà di una cultura austro-ungarica attentissima alla prevenzione degli incendi, ci si è addentrati nel tema con interventi più tecnici ed esemplificazioni con grafici ed immagini curati dagli esperti del Servizio prevenzione incendi della Provincia.

Nilo Eccel e Elio Pasolli si sono soffermati su una serie di disattenzioni che favoriscono gli incendi: a Trento da 321 nel 2009 sono passati a 342 l’anno successivo con un preoccupante aumento; tra l’ altro la massiccia presenza di tetti in legno con soffitte trasformate in mansarde in cui è il legno delle rifiniture a fare la parte del leone, facilita l’innesco e la propagazione degli incendi. E su questo è intervenuto con gran passione e competenza anche Lorenzo Bezzi, spazzacamino conosciutissimo e presidente provinciale degli spazzacamini dell’Associazione artigiani. Bezzi ha mostrato una serie di collegamenti raffazzonati che ha avuto modo di fotografare in valle;vi comparivano camini in acciaio in uscita laterale, oppure intubati in modo scorretto o a servizio di più di un impianto, stufa, boiler o altro contemporaneamente; per mettere in luce l’importanza del ruolo dello spazzacamino ha messo in luce come in Germania seguano studi scolastici serissimi e non sia possibile porre mano ai camini senza essere qualificati. A complicare la vita di chi vuol arrangiarsi contribuisce anche la pubblicità ingannevole che sponsorizza stufe a pellet funzionanti senza camino.

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