Il caso

I probiviri confermano: Kaswalder espulso dal Patt

Finisce dopo oltre quarant'anni la sua lunga militanza nel partito autonomista



TRENTO. Tutto secondo le previsioni. I probiviri hanno respinto il ricorso presentato da Walter Kaswalder e confermato la sua espulsione dal Patt, che a questo punto diventa definitiva.

Il consigliere provinciale, ex presidente del partito, era stato espulso dalla commissione di disciplina del 20 gennaio scorso, una decisione fortemente caldeggiata dai vertici del Patt. La giunta del partito aveva infatti votato il deferimento di Kaswalder sulla base di un lungo elenco di contestazioni: tra le altre, i 37 voti espressi dal consigliere in aula in difformità dalla maggioranza (su omofobia, profughi, punti nascita e molto altro), la candidatura accettata a vicepresidente del consiglio regionale mentre il partito aveva candidato il capogruppo Lorenzo Ossanna, le dure critiche rivolte in aula all'azione della giunta provinciale e regionale guidata da Ugo Rossi e all'operato dell'assessore Michele Dallapiccola, un aggressione allo stesso Dallapiccola, l'assenza al voto sull'assestamento di bilancio in consiglio regionale che non ottenne la maggioranza, in ultimo l'essersi esplicitamente schierato per il "no" al referendum costituzionale dove il Patt era invece fortemente impegnato per il sì alla riforma.

Kaswalder, difeso dall'avvocato (e consigliere provinciale di Civica Trentina) Rodolfo Borga, aveva fatto ricorso contro la decisione presentando una memoria difensiva. Ma dopo oltre quarant'anni di militanza, la sua storia nel Patt si chiude con un'espulsione. Il consigliere ora si sta organizzando fuori dal Patt in vista del 2018 e qualche settimana fa ha  già riunito i propri fedelissimi in una prima riunione per decidere come muoversi. 













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