I nuovi imprenditori? Sono over 50

A Trento il primato del NordItalia: 116 imprese su 348 nel 2013, soprattutto in agricoltura. Chi perde il lavoro si reinventa


di Daniele Peretti


TRENTO. La nuova imprenditoria è over 50 e Trento detiene il primato dell'iscrizione del maggior numero di imprese individuali di tutta l'Italia settentrionale, del 2013. I nuovi iscritti sono stati infatti 116 su un totale di 348, con un incremento annuo pari al 33,3%. Al primo posto Vercelli 46 nuove iscrizioni su 125, pari al 36,8%; più indietro Bolzano con 129 iscrizioni su 390 aziende, pari al 33,1%. Al vertice della classifica nazionale l'Aquila con 82 nuove attività su 175, pari al 46,9%. Nella graduatoria nazionale Trento va ad occupare il ventisettesimo posto, mentre a livello regionale siamo al sesto con 245 nuovi imprenditori su 738 aziende, pari al 33,2% ed anche in questo caso il Trentino Alto Adige è la prima regione settentrionale di una classifica che registra al primo posto la Calabria, quindi Sicilia, Campania, Puglia ed Abruzzo. In pratica una attività su tre aperta nel corso del 2013 è riconducibile ad un titolare nato prima del 1964, per una strada percorsa a livello nazionale da 13mila italiani Over 50.

Questi i dati statistici di una sorprendente new economy che pone all'attenzione del mondo imprenditoriale coloro che hanno perso il lavoro e invece di restare in passiva attesa, hanno deciso di reagire rimettendosi in discussione ed aprendo nuove attività. Attività che spesso non corrispondono al curriculum lavorativo, ma rispecchiano piuttosto gli hobby e le passioni coltivati per una vita nei ritagli di tempo. Per farlo si è disposti anche a tornare a studiare (la Camera di Commercio di Monza ha deciso di offrire un'assistenza specializzata proprio in considerazione del consistente numero di nuove iscrizioni). Altrettanto non fa ancora la nostra Camera di Commercio che è ancora nella fase di osservazione di un fenomeno che si deve confermare nel tempo. Bisogna considerare anche il fatto che questi neo imprenditori, hanno ancora da investire il capitale costituito dalla liquidazione vecchia maniera, che permette un autofinanziamento che rende indipendenti da tutte le difficoltà legate all' accesso al credito. In più la nuova attività permette di coinvolgere gli altri disoccupati che purtroppo sono facilmente presenti in un nucleo famigliare. Spesso vengono rivalutati i titoli di studio o esperienze lavorative anche sporadiche. In provincia di Trento il settore più gettonato è quello dell'agricoltura, silvicoltura e pesca con 46 nuove attività; 19 quelle del settore del commercio all'ingrosso e della riparazione di autovetture; 18 i nuovi ingressi nel campo della ristorazione e dei servizi di alloggio.

Sorprende anche il fatto che il mercato del lavoro per gli over 50 non sia per nulla statico, anzi c'è una maggiore richiesta nata anche dalla necessità di molte aziende ( in particolar modo manifatturiere) di affiancare un know how operativo, al contributo dei giovani iper digitalizzati. Le richieste maggiori nelle professioni dirigenziali con un 13,4% nazionale, seguita dal 5,3% delle professioni operaie qualificate ed il 5,1% delle professioni operaie specializzate.

Tra le attività con un maggior peso di assunzioni Over 50, al primo posto troviamo i direttori e dirigenti dipartimentali di aziende (18,6%); conduttori di veicoli a motore (9,9); artigiani ed operai specializzati nelle costruzioni (9,7). Le minori richieste sono per gli operai addetti all'assemblaggio di prodotti industriali (3,6%); artigiani ed operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni ( 3,7) e addetti all'archiviazione e conservazione della documentazione (4,2).

E se nel campo delle assunzioni giocano un ruolo fondamentale gli incentivi, altrettanto non si può dire per le nuove attività per le quali non sono previsti specifici finanziamenti. In un clima economicamente depresso, dati come quelli sopra riportati meritano senz'altro una valutazione ottimistica.

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