finanza

I fondi venduti alle Poste bruciano i risparmi trentini

Almeno 2 mila piccoli investitori della regione accusano perdite tra il 50 e l’80% per il flop di Obelisco e Irs


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Un tempo gli sportelli della Posta erano un punto di riferimento sicuro. Anche per i risparmi. In molti compravano i buoni postali e li conservavano sotto il materasso. Per questo per molti le Poste erano sinonimo di risparmio sicuro. Ma adesso questo sinonimo è andato a farsi friggere. Quattro fondi immobiliari, presentati agli sportelli come investimenti sicuri, stanno bruciando i soldi di decine di migliaia di piccoli risparmiatori. Tra questi almeno duemila tra trentini e altoatesini che negli ultimi 13 anni hanno investito sui 4 fondi immobiliari che hanno pagato la crisi nera del mattone. Rischiano di perdere dametà all’80 per cento dei risparmi investiti.

I fondi sono Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1 e Alpha. E le quote venivano collocate sia agli sportelli delle Poste che da altri collocatori. L’idea era semplice: prendere i risparmi dei clienti delle poste acquistare immobili, ristrutturarli e poi rivenderli per guadagnarci. Così sono stati raccolti circa 850 milioni di euro suddivisi in 340 mila quote da 2500 euro l’una. Un’operazione ideata quando il mercato immobiliare tirava come una locomotiva. Ma poi finita impantanata quando il mercato è sceso a picco. E con esso i risparmi dei trentini. Il flop si è scoperto a fine anno, quando il primo fondo, l’Invest real security, è stato sciolto, con tre anni di proroga rispetto ai 10 anni iniziali. Il rimborso è stato di 390 euro a quota e durante la vita del fondo i risparmiatori hanno avuto una remunerazione di circa 658 euro per quota. Questo vuol dire che dei 2.500 euro iniziali ne è rimasta poco più di metà. Quando va bene. E questo senza considerare il mancato rendimento. I risparmiatori così sono rimasti con una manciata di mosche in mano. Molti si sono rivolti al Crtcu, il centro tutela consumatori coordinato da Carlo Biasior, che li ha indirizzati all’avvocato Massimo Cerniglia di Roma che difende i loro interessi. Lasituazione è quasi disperata.

Il bagno di sangue dei fondi era quasi matematico, visto l’andamento del mercato immobiliare. Gli ultimi cinque immobili del fondo Real invest security sono stati ceduti in perdita netta. Il centro commerciale di Andria è stato venduto per 8,8 milioni, ovvero 14,2 milioni in meno rispetto al valore certificato al 30 giugno. E così è andata per tutti gli altri, il centro commerciale di Bologna (perdita di 11,9 milioni), un immobile a Rutigliano (meno 1,76 milioni), un palazzo a Cinisello Balsamo (minusvalenza di 3,5 milioni) e uno a Torino (meno 9,4 milioni). Di questo passo ai risparmiatori che si erano fidati non potevano restare che lacrime e sangue. Adesso a preoccupare di più è il fondo Obelisco che scade a fine 2018 e ha 30 mila sottoscrittori in tutta Italia, almeno mille e cinquecento in Trentino Alto Adige. Oggi in Borsa una quota di Obelisco vale 216 euro, ossia una somma molto distante dai 2500 euro iniziali. Per questo i risparmiatori sono praticamente sicuri di perdere più dell80 per cento dei loro soldi. Leggermente meglio va ai 400 trentini e altoatesini che hanno investito nel Fondo Europa Immobiliare 1. Le sue quote in borsa valgono poco più di 930 euro. E le quote del fondo Alpha valgono 1.321 euro. Ma quello che i risparmiatori non tollerano è che nessuno, agli sportelli, li abbia avvertiti di quanto fosse realmente rischioso l’investimento nei fondi in questione.













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