«I fiori? Con un clic ve li consegno gratis persino al bar»

Nicola Detassis e la moglie Marta chiudono il negozio fisico di via Torre Verde e ne aprono uno online: «Ci costa meno»


di Luca Marognoli


TRENTO. Il lavoro vi assorbe troppo e non avete tempo di passare dal fioraio per la serata galante con la vostra lei? Avete urgentemente bisogno di un mazzo di rose per l’anniversario ma dovete andare a prendere i figli a scuola e non sapete dove sbattere la testa? Nessun problema: ci pensa il fioraio a portarvi il mazzo, al lavoro, davanti alla scuola oppure direttamente alla destinataria. Comodo e, soprattutto, con consegna gratuita e prezzo dei fiori ridotto anche del 40% rispetto a quelli praticati in negozio. Come è possibile lo spiega Nicola Detassis, 42 anni, fioraio di terza generazione: venire a portarvi i fiori gli costa meno che pagare affitti, bollette e tasse per tenere aperto un negozio dove attendere la clientela.

Dopo cinque anni in via Torre Verde, dove aveva aperto con la moglie Marta FdBlumen, l’imprenditore ha deciso di chiudere la fioreria fisica per aprirne una online, mantenendo comunque il magazzino storico (con punto vendita) di via Rosmini, angolo via Briamasco.

Una mossa astuta per rispondere alla crisi? Anche. Ma c’è di più: «Crediamo che sia il momento giusto - spiega - per dare spazio alla creatività e venire incontro al cliente senza che quello sia costretto a pagarmi l'affitto. Questo non vuol dire rinunciare alla qualità, anzi: deve comunque scegliere me perché ho la rosa più bella».

Il lavoro di Nicola e della sua signora («che è anche wedding planner», tiene a precisare lui) non cambia di molto, se non per la necessità di tenere sempre sott’occhio il pc ed essere pronti a saltare sul furgoncino per le consegne. La partenza del nuovo progetto è facilitata dalla presenza di uno zoccolo duro di clienti affezionati: «Ormai tanta gente ci conosce, sa come lavoriamo e va sulla fiducia: ci chiama, oppure manda una mail, e ordina. Il mazzo o passa a ritirarlo in via Rosmini o glielo consegniamo noi. C'è la possibilità di pagare online con carta di credito, bancomat e paypal, oppure alla consegna, anche in questo caso con tutti i sistemi di pagamento. La gente, sembrerà strano, ma vuole pagare subito per non pensarci più. Il nostro, insomma, è un service al 100%».

Se funziona dovranno dirlo loro, i clienti. Detassis però sa essere molto convincente: «Abbiamo tolto tutti i costi vivi legati al negozio trasformandoli in un servizio più efficiente per il cliente, che magari esce alle 5 e mezza dall'ufficio e vuole avere il mazzo in piazza Italia. Un servizio personalizzato, senza costi aggiuntivi».

Sembra strano non dover sborsare un euro per vedersi portare i fiori al bar, mentre si beve il caffè, o all’uscita dalla palestra. «Con questo sistema - prosegue il commerciante - io non vado a guadagnare di più. Semplicemente, il risparmio che ho a fine anno va a beneficio del cliente». Che poi dovrebbe essere incentivato a scegliere lui proprio per la comodità del servizio. I tempi?«Chiamando al mattino, si possono avere i fiori in mano, senza spese, il pomeriggio. Ha dei sovrapprezzi solo la consegna entro le due ore o nei festivi, quando puoi arrivare a 10 euro». C’è poi la possibilità di inviare i mazzi fuori dal Comune (e in tutto il mondo) tramite il servizio Interflora, che ha delle tariffe proprie.

Il servizio è partito la prima settimana di gennaio e viene pubblicizzato via Facebook. Sul sito (www.fdblumen.it) ci sono proposte dai 50 euro in su, ma il cliente può ordinare ciò che vuole: «Con 17 euro vi facciamo dei mazzolini misti davvero belli, del diametro di 30-35 centimetri. Nel negozio li avreste pagati almeno 20. Il risparmio può arrivare anche al 30-40%».

L’avvio - stando a Detassis - è stato incoraggiante: «Il mercato risponde bene», afferma. «Sto acquistando nuovi clienti e ritrovando quelli che avevo in via Torre Verde e via Rosmini, la sede storica, fondata nel 1908 da mio nonno Vittorio». Chi avrebbe detto che un secolo dopo i fiori si sarebbero potuti acquistare con un clic.













Scuola & Ricerca

In primo piano