Hack, 160 messaggi di sostegno

Mezzolombardo, oggi il Comitato del teatro decide sulla serata del venerdì santo



MEZZOLOMBARDO. Sono più di 160 i messaggi di sostegno arrivati in poche ore all'assessore Roberto Guadagnini, dopo l'annuncio, da parte dei componenti parrocchiali del Comitato di gestione della struttura, di voler negare il teatro San Pietro alla conferenza di Margherita Hack in calendario il 6 aprile, venerdì santo, per la presentazione del nuovo libro dell'astrofisica dedicato alla bioetica. «Questa dimostrazione di sostegno - ha commentato l'assessore e organizzatore della serata - mi dà ancora più forza in questa che si sta dimostrando una battaglia di civiltà e libertà». A complicare l'organizzazione della serata, durante la quale la Hack parlerà di bioetica e di testamento biologico, di religione e di politica, c'è appunto la posizione contraria espressa nei giorni scorsi dai tre membri parrocchiali, sostenuti dal parroco, che vedono nelle tematiche trattate nel libro (intitolato «La stella più lontana») una posizione in contrasto con i valori e gli ideali cattolici.

«Nel regolamento del teatro - ha spiegato uno dei tre, Andrea Bezzi - è spiegato chiaramente che spettacoli che possano ledere la sensibilità cattolica non saranno ospitati al San Pietro. Come dirigente scolastico (Bezzi è infatti preside delle scuole primarie Darwin di Mezzolombardo, ndr) del personaggio invitato alla serata non ho nulla da dire. Anzi, esprimo la mia massima stima alla Hack come astrofisica e, se venisse a parlare di questi temi, la ospiterei anche a scuola. Ma come cattolico, nel ruolo che al momento rivesto, sono chiamato a prendere posizione».

Certo, la decisione ancora non è stata presa ufficialmente: la riunione del comitato che dovrà deliberare sulla concessione o meno del teatro è attesa questa sera, ma la posizione espressa nei giorni scorsi da uno dei tre membri scelti dal Comune, Francesco Betalli, lascia poche speranze agli organizzatori. «Chi si prenderà la responsabilità di censurare una mente così eminente - ha commentato Guadagnini - come hanno già fatto i membri parrocchiali anticipando oltretutto la decisione di un ente, dovrà rendersi conto del riscontro che una scelta del genere avrà sui cittadini di Mezzolombardo e non solo». Mentre l'amministrazione sta valutando sedi alternative, la notizia sta oltrepassando i confini trentini. Come successo in molte occasioni, un divieto si trasforma nella migliore delle pubblicità.













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