Guerriglia urbana, ora pattugliano anche i forestali

Oggi hanno preso servizio anche i forestali per affiancare polizia, carabinieri e vigili con un'opera di pattugliamento del centro storico di Trento


di Chiara Bert


Le aree calde della città saranno sorvegliate anche dal corpo forestale della Provincia e le telecamere per il controllo del traffico saranno convertite alla sorveglianza del territorio. E il servizio dei forestali della Provincia è iniziato già oggi in un centro storico che appare blindato.

Dopo la provocazione del sindaco Alessandro Andreatta che, a caldo, domenica sera, chiedeva l’intervento dell’esercito, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sembra aver partorito il classico topolino. Le soluzioni identificate, però, forse sono più adeguate a una situazione che, pur se grave, non assume certo i contorni dell’emergenza. Questa la conclusione cui è giunto il Commissario del Governo Francesco Squarcina. Al vertice hanno partecipato anche il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, il sindaco Andreatta, il questore Giorgio Iacobone, i comandanti dei carabinieri, Fausto Rossi, della Finanza Fabrizio Nieddu, della polizia locale, Lino Giacomoni, della forestale, Romano Masè, l’assessore provinciale all’immigrazione Lia Beltrami Giovanazzi e anche il direttore del Cinformi, Pierluigi La Spada.

Il Commissario del Governo ha spiegato che tutti insieme hanno deciso di intensificare la sorveglianza del territorio con le forze che ci sono già, anche se per questi giorni è stato chiesto un rinforzo di dieci uomini dei reparti mobili di polizia e carabinieri. Dellai ha messo a disposizione anche gli uomini della forestale provinciale. Squarcina ha aggiunto: «Abbiamo escluso l’uso dell’esercito. A parte le città come Palermo, l’esercito, nelle realtà vicine a noi, viene usato a Padova e la situazione di Trento non è neanche paragonabile. Molto meglio andare avanti con le forze che abbiamo e usare anche le telecamere per il controllo del territorio». In attesa dell 80 telecamere che dovrebbero essere installate nell’ambito di un progetto sicurezza di Comune e Ministero dell’Interno che, però, stenta a partire.













Scuola & Ricerca

In primo piano