«Grazie ad Indy ora la mia vita è davvero cambiata»

Il Lions Host Rovereto, con il sostegno di altre istituzioni, ha regalato ad una giovane non vedente un cane guida


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Un’amica fedele, inseparabile che le ha cambiato la vita. L’accompagna dappertutto, quando va al lavoro e quando esce con gli amici, e le ha reso una vita più indipendente tanto che ora può muoversi con maggiore autonomia. Si chiama Indy, esemplare femmina di Labrador retriver nero di un anno e 8 mesi e di “professione” fa il cane guida per non vedenti. E’ stata lei, da un paio di mesi a questa parte, a cambiare la vita di Angela Caldini, 26 anni, di Pietramurata, impiegata al Servizio acque della Provincia. Da Limbiate (dove si trova il centro di addestramento Lions) Indy è arrivata in Trentino grazie al Lions Club Rovereto Host che, con il contributo di Rovereto InCentro, Unione commercio e turismo e Cassa rurale di Rovereto, l’ha donata ad Agnela.

«Non posso dire che grazie a tutti - ha esordito la giovane durante la cerimonia di consegna della nuova amica - perché l’arrivo di Indy ha completamente cambiato la mia vita. Viene con me quando vado al lavoro, mi consente di muovermi liberamente anche in città evitando gli ostacoli, mi ha dato fiducia in me stessa grazie all’autonomia che ho acquisito con lei. Lei è bravissima, come bravissima è stata l’istruttrice Luisa che devo davvero ringraziare».

La giornata per la vista promossa dai Lions si è aperta in via Roma con la dimostrazione sul metodo di addestramento dei cani guida per ciechi seguiti dagli istruttori del centro di Limbiate. «I cani guida - ha affermato l’assessore Fabrizio Gerola - danno dignità alle persone in difficoltà garantendo loro un grado di autonomia che altrimenti non avrebbero. La dignità vale più della vita, è qualcosa di più importante di un dono».

Dal canto suo il presidente del Lions Roverto Host Giorgio Ceriani ha ricordato l’impegno del club in iniziative di carattere sociale, come la giornata per la vista durante la quale sono stati raccolti occhiali usati che poi, una volta rigenerati gratuitamente dai lavoratori della Luxottica, vengono portati (come ha fatto la dottoressa Gianna Ruele) direttamente nei paesi più poveri.

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