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Gottardi, il medico che fa ridere sul palco

Secondo posto a “RidenDro”, lo storico e divertente campionato di barzellette «Secondo perché mi ha tradito l’emozione, ma il prossimo anno ci riprovo»


di Paolo Tagliente


[[(Video) Il medico partecipa ai "campionati" delle barzellette]]

ROVERETO. Chissà, non fosse stato per quei due vuoti di memoria dovuti all'emozione, magari staremmo parlando con il vincitore dell'ultima edizione di RidenDro & ScherzanDro. Invece, al roveretano Giuseppe Gottardi, notissimo medico di base con studio in Borgo Santa Caterina (da 30 anni anche medico del Soccorso Alpino), dentista, scrittore, graffiante opinionista e molto altro, la vittoria della nona edizione di quello che è considerato il campionato italiano dei barzellettieri, è sfuggita per un soffio. Anzi per un solo misero punto: 41 contro i 42 del vincitore, il siciliano Salvatore Petrucci.

«Sono deluso e soddisfatto – commenta con quel mezzo sorriso da bimbo birichino che in città tutti conoscono – perché sono stati tradito dall’emozione mentre raccontavo due barzellette raccontate migliaia di volte, ma d’altra parte, l’essere arrivato secondo mi dà la possibilità di gareggiare anche il prossimo anno». Barzellettiere, Giuseppe lo è da sempre, ma era la prima volta che si cimentava con il palco e con un pubblico tanto folto. «Un conto è far ridere la gente in parrocchia o in campeggio, un altro è ritrovarsi a parlare con quattro fari puntati in faccia, senza poter valutare le razioni della platea. Situazione tutta nuova e spiazzante».

Divertente anche il modo in cui Gottardi è arrivato alla kermesse droata. «Mi sono chiesto come sarebbe stato cimentarsi con un altro pubblico – spiega, ricordando di essere un “raccontatore” di barzellette e in tanti anni d’averne inventata solo una – e ho inviato una mail a Lucio Gardin, direttore artistico e presentatore della manifestazione. Mi si chiedeva se avevo avuto esperienze teatrali e ho risposto che a 15 avevo fatto la guardia assiro-babilonese nel Nabucodonosor. Gardin non mi ha risposto. Allora, dopo un po’, gli ho riscritto, dicendogli che sono un medico chirurgo. E mi ha subito contattato».

Un’esperienza tutta nuova, insomma, e per questo la vittoria sfiorata è un risultato più che lusinghiero. «Certo – conclude il medico – è andata benissimo. Ci sto ancora pensando, ma è probabile che l’anno prossimo ci riprovi. Anche perché mi sono molto divertito, Lucio Gardin è stato fantastico ed è riuscito a mettermi davvero a mio agio. Un po’ meno Alessia Ventura, ma solo per la sua incredibile bellezza, che metteva un po’ in soggezione oltre ad essere anche fonte di grande distrazione». Lo spirito è sempre quello giusto, insomma.













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