Gli ingegneri: «Lavori pubblici per i giovani» 

L’Ordine si rivolge alla politica per indicare le priorità per i prossimi cinque anni di legislatura



TRENTO. L’Ordine degli ingegneri guidato da Giovanni Maria Barbareschi presenta le sue priorità alla politica in vista delle elezioni provinciali e chiedono più coordinamento tra gli enti, controlli sulle strutture e opportunità per i giovani

Dall'urbanistica alle opere pubbliche, dal digitale alla sostenibilità, gli ingegneri del Trentino hanno raccolto i punti che ritengono prioritari. Come prerogativa di tutti i punti di seguito esposti, gli ingegneri ritengono necessario il raggiungimento di una maggiore sinergia tra le strutture, al fine di poter essere di reale utilità per il cittadino. La categoria auspica la presenza di personale sempre più qualificato che operi sotto una regia politica decisa, in grado di attivare le disposizioni normative in modo coordinato e coerente e un coinvolgimento della categoria fin dalle prime fasi dei processi decisionali.

Per quanto riguarda l’urbanistica gli ingegneri osservare che è necessario regolarizzare il patrimonio edilizio esistente, con riferimento alla necessità di distinguere l'abuso significativo da quello non sostanziale o formale, il tutto in modo coordinato rispetto alla pianificazione sovraordinata.

Sui lavori pubblici si ritiene cruciale promuovere la presenza negli Uffici Tecnici di una figura di coordinamento con laurea in discipline tecniche, in linea con le direttive Nazionali che individuano nelle figure dei tecnici laureati i RUP (Responsabili unici del procedimento) e al fine di avere una più completa valutazione degli interventi, con conseguenze positive anche nel rapporto con i tecnici esterni e con le imprese esecutrici.

Altro aspetto importante è il riconoscimento di diverse professionalità tra i dipendenti delle PA e i liberi professionisti. Si sollecita inoltre una riflessione sulle direttive ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione) per declinarle in relazione alla legge provincia e al territorio. Per quanto riguarda le strutture a fronte dell'entrata in vigore delle nuove norme tecniche, si propone l'aggiornamento e la digitalizzazione delle procedure di deposito delle pratiche strutturali, in modo da snellire le pratiche e facilitare i controlli. Si propone inoltre l'introduzione del “Certificato di idoneità Statica”, documento che definisce la procedura perseguibile al fine di sanare situazioni critiche relative ad edifici esistenti costruiti post 1972 privi di certificato di agibilità e tale da approfondire lo stato di salute del patrimonio edilizio esistente. Si chiede l'attivazione di una fascia di lavori pubblici accessibile anche ai giovani ingegneri, attualmente spesso esclusi dai requisiti delle gare che impongono determinati fatturati o curriculum. Si propone inoltre l'attivazione di un sistema premiale e di incentivi per gli studi che assumono con contratto dipendente, in modo da garantire maggiore tutela ai giovani lavoratori.













Scuola & Ricerca

In primo piano