Gli aerei del Caproni passano al Museo Storico 

La novità. Il Muse cede la “collezione”. Entro settembre nuove vetrine espositive E spunta l’ipotesi di un autobus per collegare il museo di via Lidorno al centro storico


JACOPO STRAPPARAVA


Mattarello. Ci sono i resti di un primitivo Ansaldo Balilla A1 del 1917. Un Caproni CA del 1938. Un idrovolante da turismo, piccolo e verniciato di blu elettrico, dismesso negli anni Sessanta e detto «il Caproncino». In una teca, uno di quei volantini tricolore con cui Gabriele D’Annunzio bombardò Vienna. E in fondo alla sala, il mitico Savoia Marchetti, «lo Sparviero», bombardiere e aerosilurante, con la sua bellissima fusoliera, bianca ma resa più grintosa da un paio saette nere, e con tre motori a disposizioni - non male, per l’epoca.

Tutto questo ben di Dio, ora, cambia padrone. La gestione del Museo Gianni Caproni, allestito a Trento in un’aviorimessa dell’aeroporto, passa dal Muse alla Fondazione Museo Storico. «Ho avuto le chiavi in mano lunedì» dice Patrizia Marchesoni, che della fondazione è vice-direttrice. Lo ha stabilito la giunta provinciale a inizio settimana, con una delibera a effetto immediato. L’obiettivo, fanno sapere dalla Provincia, è il rilancio dell’intera struttura, forse, in questi annI, un po’ sacrificata.

Si parte con un nuovo allestimento, concepito e messo a punto appositamente dagli storici della fondazione: «della mostra permanente, non cambierà nulla - spiega ancora marchesoni - ma vogliamo ri-sistemare le vetrine in maniera più marcatamente storica». l’idea è essere pronti entro metà settembre, per l’edizione di quest’anno del festivolare.

Ma un rilancio è un rilancio, e ci sono anche progetti più ambiziosi. si parla di collegare il museo al centro con un nuovo autobus, da far passare lungo via lidorno (gli assessori bisesti e gilmozzi, per conto di provincia e comune si sono già incontrati per discuterne). e qualcuno immagina addirittura di allargarlo, costruendo un nuovo padiglione in un campo incolto a nord della struttura. «abbiamo un magazzino intero di velivoli non esposti - dice marchesoni - è un peccato non esporli». e infatti, incalzandola, si scopre che la provincia ha un intero magazzino a ravina (in una via che non vogliono rivelare). lì, smontati e imballati in scatoloni, ci sarebbe tutto il materiale della collezione caproni oggi non esposto.

A presentare il cambio di consegna, ieri mattina al museo, c’erano andreatta, bisesti, monica baggia di trentino trasporti e i dirigenti della fondazione museo storico. poi, fabio fettori ha presentato il suo nuovo libro sulla base tuono di folgaria.















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