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Giovane nomade arrestata per tentato furto a Ravina

Ha cercato di entrare in un appartamento forzando la porta



TRENTO. I carabinieri della Stazione di Mattarello coordinati dal comandante della Stazione, maresciallo Antonio La Rosa, nella giornata di ieri hanno arrestato una ragazza di 19 anni R.l.,croata , in Italia senza fissa dimora, pregiudicata. Questi i fatti: il 14 febbraio verso le ore 10.00 il comandante della Stazione di Mattarello veniva avvisato sulla propria utenza cellulare da personale della circoscrizione di Ravina che erano stati notati due giovani nella zona residenziale del Rione San Marco. I carabinieri sono subito accorsi e hanno da subito intercettato e fermato, la giovanissima donna in compagnia di un minore di anni 14, risultato poi essere un suo parente. Alcuni residenti vedendo la donna ferma davanti alla pattuglia dei Carabinieri hanno fatto presente che la stessa si stava aggirando presso alcune abitazioni ed in una di queste è stato possibile constatare che dopo aver suonato al campanello per verificare la presenza di inquilini non avendone avuta ha provato a forzare con dei grossi cacciavite la porta di ingresso prima di essere messa in fuga dal proprietario di casa accortosi dei rumori. Determinante è stato il riconoscimento effettuato dal proprietario di casa che ha confermato come i due fermati dai carabinieri fossero gli autori del tentato furto.

Condotta in caserma e sottoposta a perquisizione da personale femminile sulla donna all'interno del reggiseno sono stati rinvenuti due cacciavite della lunghezza di 25 centimetri ed una mini torcia per muoversi nell'oscurità. Al momento in cui le è stato notificato il verbale di arresto la donna ha riferito ai militari di essere incinta ed avere un ritardo di due settimane. Immediati i controlli presso l'Ospedale Santa Chiara che hanno escluso lo stato di gravidanza. La donna, sulla cui identità sono stati fatti approfonditi accertamenti (aveva diversi alias e molti precedenti per reati contro patrimonio), è stata quindi trattenuta presso le locali camere di sicurezza e condotta stamattina davanti al giudice dove risponderà dei reati di tentato furto aggravato, danneggiamento e porto abusivo di grimaldelli. Il ragazzo, poco più che tredicenne e quindi non imputabile è stato affidato alla nonna paterna residente in provincia di Verona.













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