criminalità

Gioielleria Tomasi, rapina da tremila euro

Nel negozio di via San Pietro a Trento due giovani, con accento dell’Est, minacciano i commessi: spariti i preziosi



TRENTO. Sono stati attimi concitati, quelli vissuti ieri dai due dipendenti della gioielleria Tomasi, in via San Pietro. Tutto è successo in pochissimi secondi, fatto sta che dalla gioielleria che a Trento è un marchio storico, rappresentata da tre punti vendita sotto lo stesso cognome, sono spariti preziosi per più di 2 mila euro.

Erano passate da poco le 18.30 di un pomeriggio con poco passeggio, visto il tempo uggioso, quando si è presentata in gioielleria una coppia di giovani, che non destavano sospetti: erano vestiti in modo normale, con jeans e giacche, ed all’inizio sembravano interessati all’acquisto di u n orologio.

I commessi, due al momento della rapina, hanno mostrato gli orologi richiesti. Ma poi l’interesse della coppia è stato dirottato su alcuni oggetti d’argenteria, articoli di cui il negozio possiede un ampia scelta.

I commessi hanno così mostrato più pezzi d’argenteria e quando sul banco si sono accumulati un certo numero di preziosi, i due giovani hanno cambiato atteggiamento, passando dai modi gentili alle minacce. Minacce pesanti, a parole e non solo, che hanno indotto i dipendenti a lasciare andare i due malviventi, a volto scoperto, che hanno araffato più preziosi possibili.

Si calcola che la coppia abbia derubato la gioielleria per oggetti del valore tra i 2000 e i 3000 euro. I due si sono dileguati in pochi secondi ed ai commessi non è restato altro che dare l’allarme al 113. Una volante della polizia si trovava poco distante, in piazza Duomo, ed ha potuto raggiungere velocemente il negozio di via San Pietro, ma dei rapinatori non c’era più traccia.

Dettagliata la descrizione che hanno potuto far i dipendenti, un uomo e una donna, visto che la coppia è entrata nella gioielleria senza travisamenti. I commessi hanno riferito alla polizia che i due parlavano italiano, ma con un evidente accento dei Paesi dell’Est. Al momento sono in corso le indagini, e gli inquirenti contano di poter prendere i rapinatori, visto la descrizione fornita dai commessi.

Le rapine, come i furti in appartamento, in Trentino sono in aumento: i dati forniti alla fine dell’anno dal procuratore generale Giovanni Pescarzoli registrano 62 rapine, rispetto alle 43 dell’anno precedente.

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