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Furto con la maschera del conte Dracula

Colto sul fatto il ladro che ha colpito al salone “Spazio donna” di via Calepina. Aveva rubato anche le offerte per il canile


di Francesca Quattromani


TRENTO. Furto con scasso, nella notte di sabato, al salone «Spazio Donna» in via Calepina a Trento. Grazie all’allarme dato da una vicina, in manette è finito un kosovaro di 35 anni B.B che è stato processato ieri mattina stessa per direttissima: condannato ad un anno e sei mesi con una multa di 1000 euro e la confisca con distruzione di quanto sequestrato, compresa una maschera del conte Dracula.

Sono le 4.46 della notte di sabato quando una delle titolari del salone Spazio Donna, Antonella Chiogna, viene chiamata dai carabinieri. «Mi avvisavano che nel mio negozio c’era stato un furto. Quando sono arrivata qua c’era ancora il ladro». Seduto in mezzo al salone, senza dire mai una parola, la testa piegata fra le ginocchia, c’era l’uomo che poco prima aveva scassinato la porta blindata dell’esercizio. Aveva rubato il fondo cassa che conteneva 70 euro, più una cassettina di raccolta spiccioli destinata ad un canile. I carabinieri lo hanno colto sul fatto. Si trovava dietro la cassa, quando sono arrivati. Aveva i soldi in tasca.

«Li ha chiamati una vicina che ha sentito dei rumori provenienti dal negozio. Non so chi sia questa signora, ma la ringrazio di cuore anzi, la aspetto qui per ringraziarla di persona. Con quella chiamata ha evitato che nel negozio vi fossero danni maggiori e poi perché, come si dice, l’unione fa la forza in questi casi. Davvero. Se tutti facessero finta di niente...» La signora Antonella Chiogna fa la piega ad una bella signora dai capelli d’argento. Accanto, anche lei al lavoro, c’è la sorella Maria, l’altra titolare del salone di via Calepina. «Dopo l’accaduto non ho più dormito. Sono tornata in salone, ho riaperto come sempre. I carabinieri sono stati molto gentili, mi hanno fatto fare subito la denuncia, così sono potuta tornare a lavorare. Mi hanno chiamata anche perché, dopo lo scasso, la porta del negozio non si poteva più chiudere».

Antonella Chiogna possiede il salone da 29 anni. «Tempo fa un tentativo, diversi gli episodi di scasso. Non so dire il numero esatto. Dopo la prima tacca diventa difficile capire. La porta era abbastanza segnata. Questa è la prima volta però che il furto viene messo a segno. Per tanti anni ho avuto una porta di legno e non è mai successo niente. Questa porta è anti sfondamento, ora dovrò mettere altri sistemi di sicurezza. Via Calepina? Ci sono stati altri furti negli anni, ma la potrei definire una via abbastanza tranquilla».













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