il presidio

“Free vax”, manifestazione a Trento contro le vaccinazione ai più piccoli. E non solo

Circa 300 persone in piazza Dante, molte provenienti anche da fuori provincia. La protesta contro la gestione della pandemia


di Daniele Peretti


TRENTO. I “Free Vax” si sono dati appuntamento oggi, 26 giugno, in piazza Dante per affermare il diritto della libera scelta di vaccinarsi o meno e tra loro anche alcuni che il vaccino lo hanno fatto; ma tutti decisamente contrari al coinvolgimento dei bambini in quella che considerano una sperimentazione di massa e non una cura.

Non solo, dichiarano che sia in atto una campagna di disinformazione di fronte alla quale il Governo, ma anche il Capo dello Stato (tanta nostalgia per Pertini con foto e disegni) se stanno zitti.

Un esempio? La questione del Green Pass spiegata dall’avvocato Rachele Vaccheroni del Foro di Massa.

Il Garante della Privacy ha solo approvato la piattaforma digitale di riferimento, ma la notizia è stata utilizzata per sdoganare il pass, senza nessuna precisazione da parte del Governo.

"Free vax" in piazza a Trento contro la gestione della pandemia

Circa 300 persone in piazza Dante a Trento oggi, 26 giugno, per il "No paura day"

Qualcosa di simile succede – hanno spiegato i manifestanti – anche con la vaccinazione, quanti sono i giovani che credono che una volta vaccinati si possa tornare a fare quello che si faceva prima?

Nessuno smentisce – è l’accusa – e si preferisce far vivere in un'illusione sbagliata.

Accuse anche per il Governo che non avrebbe fornito  dati reali sul contagio, ma anche attivato in ritardo la macchina della prevenzione e rifiuti ancor oggi sia le cure domiciliari che quelle con l'utilizzo del plasma.

Giù le mani dai bambini in tutti sensi: è uno degli sloga. Quindi sostengono il no alla vaccinazione “perché vogliamo veder crescere i nostri figli” e sì alla scuola in presenza perché il diritto alla socializzazione dei ragazzi è un diritto inviolabile.

Per martedì 29 giugno è stata organizzata una passeggiata in contemporanea nazionale attorno alle sedi Rai come appello ad un'informazione democratica e non di parte (una delle accuse è quella di non dar spazio alle cure domiciliari del Covid) organizzata da Ucdl (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà).

Al primo No Paura Day organizzato a Trento hanno preso circa trecento persone, in parte provenienti anche da fuori Provincia, compresa una delegazione di Massa Carrara “a conferma, è stato detto, come il nostro movimento pur coinvolgendo tante singole associazioni sia di fatto unito e deciso a portare fino in fondo una battaglia di libertà”.













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