Forte San Biagio restituito alla comunità

Levico, autorità, associazioni d’arma e cittadini all’inaugurazione, dopo 4 anni di lavori, della fortezza su Colle delle Benne


di Fernando Valcanover


LEVICO TERME. Autorità civili, militari, rappresentanze delle varie associazioni d’arma, numerosi cittadini, hanno presenziato ieri mattina all’inaugurazione del Forte San Biagio, o Werk Colle delle Benne, come ricorda l’antica scritta sulla facciata della poderosa fortificazione, restituita, dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Michele Sartori, alla comunità levicense, al cui territorio e Comune appartiene. Un evento che interessa la nostra terra dopo quasi quattro anni di lavori, ha ricordato il primo cittadino, opere realizzate nell’ambito del progetto “Grande Guerra” curato dalla Soprintendenza ai beni culturali della Provincia in collaborazione con il Museo storico della guerra di Rovereto.

«Una cerimonia - ha concluso il sindaco Sartori - che ricorda un grande evento bellico nel quale le nostre genti hanno avuto parte con combattenti che hanno militato su due fronti, e che induce tuttavia a pensieri di pace e fratellanza ».

Alle parole del sindaco sono seguiti gli interventi del senatore Franco Panizza, del presidente nazionale dell’Associazione nazionale del Fante, cavalier Antonio Berretta, intervenuto con il grande labaro con 655 medaglie d’oro, del vice console onorario d’Austria e rappresentante della Croce Nera austriaca, cavalier Mario Eichta, dei progettisti della riqualificazione e restauro architetti Gino Malacarne e Renzo Acler, che hanno descritto l’impegnativo iter di realizzazione del progetto, fornendo alcuni dati.

Il forte, costruito tra il 1884 e il 1890, ha una volumetria di circa 13.000 metri cubi, una pianta poligonale su quattro piani ed era fortemente armato; nell’opera di recupero sono state mantenute la tipologia e l’architettura originali, intervenendo sulla copertura per garantire la durata nel tempo e portando alcune soluzioni sul lato delle batterie e delle fuciliere. Al termine l’atteso taglio del nastro davanti all’entrata del forte da parte del sindaco e di altre personalità, cerimonia conclusasi con la benedizione della rinnovata fortezza. Poi la visita guidata per gruppi al forte a cura dell’Associazione Chiarentana, mentre all’esterno il Coro Cima Vezzena intratteneva il pubblico con canti attinenti la Grande Guerra.













Scuola & Ricerca

In primo piano