«Forse è davvero la volta buona»

Operai dell’Acciaieria soddisfatti: «Ora si riparte. Ma i comitati la smettano con la guerra tra poveri»


di Marika Caumo


BORGO. «Forse che questa è veramente la volta buona». Il sorriso è stampato sui volti dei 102 dipendenti dell'Acciaieria. Già perché anche qualche mese fa sembrava cosa fatta, che dopo l'offerta del gruppo Klesch e l'ammissione al concordato, a maggio si dovesse riprendere a lavorare. Invece, mentre a Trento c’era già l’ok all’accordo, Brescia è andata col freno a mano tirato, con i sindacati (Fiom in particolare) che hanno intavolato una lunga trattativa con la nuova proprietà, la Leali Steel (società controllata dal colosso svizzero), prima chiedendo, e ottenendo, il mantenimento della piena occupazione non solo a Odolo ma anche nello stabilimento di Roè Volciano, quindi opponendosi ad alcune novità sul trattamento retributivo. E qui il rischio che l'intera operazione saltasse e che tutti rimanessero a casa è stato concreto, tanto che Leali Steel aveva comunicato di voler valutare un’ipotesi di disimpegno rispetto al progetto industriale in Valle Sabbia. Ne è seguito nei giorni scorsi l'allineamento della Fiom, su mandato dell'assemblea dei lavoratori, e il raggiungimento dell’accordo anche a Brescia.

Ieri c'è stata la firma per l'affitto del ramo d'azienda e ora si attende l'autorizzazione del tribunale. Una volta ottenuta, per Borgo sono previste due settimane per la rimessa in funzione e la verifica degli impianti, fermi dallo scorso settembre, quindi si può partire a produrre, inizialmente a regime ridotto, in attesa della ripresa del mercato. Nel frattempo il 25 giugno al Ministero del lavoro, a Roma, si firmerà la richiesta dei due anni di cassa integrazione straordinaria.

«Evviva, ora si può dire finalmente che è cosa fatta, si riparte con un nuovo treno. Di questi tempi, dove il lavoro manca, l'augurio è che quello che c'è vada coltivato con la massima attenzione», spiega Ivan Mengarda (ex Rsu), poi, commentando gli ultimi allarmi dei comitati, aggiunge: «Non capisco certi accanimenti, questa guerra fra poveri. I controlli sono stati tutti superati, certo è giusto mantenere alta l'attenzione, ci teniamo anche noi alla nostra salute. Ma se le cose vengono fatte come negli ultimi anni, penso che si può lavorare insieme tranquillamente». Soddisfatto anche Ivo Boccher (Rsu), che lunedì era a Roma con le altre delegazioni Rsu e sindacali di Borgo e Brescia, per siglare l'accordo preliminare per la cassa integrazione, accordo che diventerà definitivo il 25. A Roma c'era anche l'amministratore delegato di Leali Steel, Villa. «Ci ha confermato l'intenzione di partire entro i primi di luglio, tutto dipende dalle ultime formalità burocratiche. Ad onor del vero noi eravamo pronti ancora a inizio maggio, ma a Brescia le cose sono andate per le lunghe. Ora sembra che tutto sia andato a posto, siamo contenti e fiduciosi», spiega Boccher, ricordando che a breve sarà convocata l'assemblea dei lavoratori.

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