Feste Vigiliane: i Ciusi «barano», la polenta va ai Gobj

L’impetuoso attacco dei feltrini è stato giudicato irregolare. I trentini trionfano ancora e vanno in fuga



TRENTO. Hanno vinto ancora una volta i Gobj, raggiungendo quota16 successi contro i 12 dei Ciusi, il massimo distacco nella storia della Mascherada. I rivali feltrini sono riusciti a rompere la catena dopo neanche un minuto ma commettendo un’infrazione al regolamento, che ha portato gli arbitri ad assegnare l’ambita polenta ai trentini. La disfida è andata in scena ieri sera alle 21 in una piazza Fiera colma di persone sopra e sotto gli spalti. Il fuoco era stato acceso dal governatore Lorenzo Dellai assieme al vescovo di Bolzano e Bressanone Ivo Muser, presenti anche l’arcivescovo di Trento Luigi Bressan e il sindaco Alessandro Andreatta. Durante la serata è stato anche consegnato un assegno di 800 euro al Centro trentino di solidarietà, che collabora con le due confraternite. Grande successo per le animazioni medievali proposte dalla Gualdana del Malconsiglio e dall’Ordine della Torre di Aldeno.

La "Mascherada dei Ciusi e dei Gobj " è uno degli appuntamenti storici della kermesse e rievoca un episodio accaduto nel sesto secolo, successivamente ripreso e rappresentato in modi e forme diverse fino alla metà del diciannovesimo secolo. Dimenticata per più di un secolo la "disfida" è stata rilanciata dal Comune di Trento a partire dal 1984 con la collaborazione della "Confraternita dei Ciusi e dei Gobj ", gruppo folkloristico costituitosi nel marzo 1989. e presieduto da Elio Srednik. Il gruppo, composto da circa 120 confratelli e presieduto da Sandro Bottura, persegue lo scopo di tutelare e diffondere l'antica Mascherada per dare un'immagine nuova e sempre viva a una manifestazione radicata nelle tradizioni della cultura popolare trentina.

La disfida è la rievocazione di un'antica contesa tra gli abitanti di due città, che trae le sue origini da un episodio storico accaduto nel VI secolo. Si tratta di un gioco tra due squadre, una rappresentante Trento e l'altra Feltre, che si contendono la polenta, simbolo delle antiche vettovaglie.

Secondo gli storici durante i lavori a Trento tra gli operai feltrini e trentini nacque una dura disputa per procurarsi i vettovagliamenti, molto scarsi in quel periodo di magra. E con l’ennesima vittoria, quella di ieri, i Gobj ora rischiano addirittura di ingrassare.













Scuola & Ricerca

In primo piano