TRENTO. Ha chiamato i carabinieri mentre aveva la ladra ancora in casa. La vittima, un donna 59enne, l’aveva fatta entrare nella sua abitazione perché la riteneva un’amica, o almeno una conoscente con cui iniziava a sentirsi in confidenza. L’incontro è avvenuto nell’appartamento della vittima, nel pomeriggio, per un tè: era già successo altre volte, nulla di anormale. Finché non accade il fattaccio: l’amica della vittima si allontana per andare ai servizi ed è in questo lasso di tempo che la padrona di casa, casualmente, intravede la prima frugare in un cassetto del comò in camera da letto e mettersi in tasca alcune banconote. I militari della Stazione carabinieri di Baselga di Piné sopraggiungono quando le due donne conversano intorno ad un tavolo. Identificano la responsabile - A.B., macedone 26enne - che nulla può se non riconsegnare i soldi rubati, 400 euro, alla legittima proprietaria.

Di prima mattina, giunge ai carabinieri anche la chiamata di una donna che denuncia di aver subito il furto di una telecamera dall’interno della propria abitazione. I militari della Stazione di Baselga di Piné eseguono un sopralluogo ed attivano le indagini. Si riesce ad individuare un testimone oculare che fornisce elementi fondamentali per rintracciare il responsabile, che dopo poco ore viene identificato, individuato ed interrogato. Si tratta di un italiano, C.A., 28enne, con precedenti specifici. Inizialmente non risponde alle domande, poi nega e infine confessa. La perquisizione domiciliare permette il rinvenimento della telecamera rubata e la restituzione alla proprietaria.

E sempre ai carabinieri si è dovuta rivolgere una donna residente in via Matteotti a Trento nel cui appartamento (al primo piano) è penetrata ieri una donna che ha approfittato del cancello esterno rimasto aperto a causa di alcuni lavori. Introdottasi di soppiatto nell’appartamento, la ladra è poi sparita con 150 euro in contanti e alcuni preziosi.