«Farmaci generici, nessuna pratica antisindacale»

L'Azienda sanitaria contro la Cisl



TRENTO. «Con decisioni del 3 aprile (sul progetto per i farmaci equivalenti) e del 12 aprile (sull’organizzazione delle cure palliative), il Giudice del Lavoro ha rigettato i ricorsi proposti dalla Cisl contro l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari». Lo spiega l’Azienda sanitaria che aggiunge come «nel primo caso il giudice ha dichiarato non sussistere comportamento antisindacale da parte dell’Azienda, a proposito delle modalità con cui ha approvato ed avviato un progetto per l’incremento dei farmaci equivalenti».

Nel secondo, il Giudice ha confermato l’obbligo dei medici di contattare in tempi brevissimi il paziente inserito nel programma delle cure palliative domiciliari (o i suoi familiari), che abbia richiesto un intervento urgente. «Si tratta - spiega l’Azienda - di due decisioni di rilievo per dare certezze al rapporto medico-paziente; la seconda merita attenzione, avendo escluso che il medico possa limitare il proprio contatto con i pazienti terminali al solo ascolto periodico della segreteria telefonica».













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