Europee, la sinistra si fa in tre E Malossini (Fi) accetta la sfida 

Il voto del 26 maggio. Concluso ieri sera il deposito delle liste che si confronteranno nel collegio del Nord-Est Il partito di Berlusconi lancia l’ex presidente della Provincia ma chi ha maggiori chance di riuscita è Battiston del Pd



Trento. Otto trentini in lizza per le elezioni Europee nel collegio del Nord-Est. Ma quanti hanno davvero possibilità di essere eletti? Si vota domenica 26 maggio e per avere un pass per Bruxelles servono tantissime preferenze da raccogliere. E qui sta il punto: le preferenze. Da scrivere sulla scheda, una per una. Nell’ordine di qualche decina di migliaia, dalle 30 mila in su, per sperare nell’elezione all’Europarlamento. Come è noto il collegio è molto vasto: comprende oltre alla nostra regione Friuli, Veneto ed Emilia Romagna.

Tutta questa premessa per dire che, salvo sorprese, è verosimile che sia solo il candidato del Pd Roberto Battiston (se sarà, come annunciato, supportato dal partito a livello nazionale) a poter ambire ad uno scranno a Bruxelles. L’ex capo dell’Agenzia spaziale italiana è stato voluto direttamente dal segretario Nicola Zingaretti e lodato dal capolista di questo collegio, l’ex ministro Carlo Calenda.

Le chance di farcela

Il partito più forte del momento, la Lega, alla fine non avrà in lizza l’assessore/segretario Mirko Bisesti che vuole continuare a lavorare in giunta provinciale. I bene informati assicurano che il lanciatissimo Bisesti potrebbe avere nel proprio orizzonte il Parlamento romano se davvero in autunno si andasse ad elezioni anticipate. E i maligni sussurrano che, per le Europee, dal doge Luca Zaia sarebbe partita la richiesta di puntare in Veneto su propri esponenti locali piuttosto che su pur motivati e preparati trentini come Bisesti.

Orgoglio azzurro

Detto di chi può, e avrebbe potuto farcela, ieri è arrivata la conferma della discesa in campo per Forza Italia(ieri anticipata da queste colonne) dell’ex presidente della Provincia Mario Malossini. Non nasconde la propria soddisfazione la coordinatrice regionale azzurra Michaela Biancofiore: «L’esperienza e la competenza riconosciute di Mario, l’aver inventato da presidente della Provincia il coordinamento delle regioni del Nord Est, l’essere stato membro della commissione del 12 e coordinatore regionale del partito, lo hanno fatto assurgere a miglior candidato possibile per rappresentare la nostra regione e la nostra Autonomia in Europa. Lo abbiamo messo in campo perché crediamo, a contrario di quanto si è detto dell’accordo storico con la Svp, che anche grazie a Mario, alla collega Savino e ovviamente al Presidente Berlusconi, riusciremo a conseguire quel 12% dei consensi nel Nord Est utile a farci eleggere due o più deputati europei e fra questo Mario è in pole position. La sua candidatura è stata condivisa con i membri del coordinamento e tutto il partito è pronto a sostenerlo con la stessa gioia e la stessa passione con la quale sosteniamo il Presidente Berlusconi» osserva Biancofiore.

Corsa di un mese

Concluso ieri il deposito della candidature tocca registrare che, assente il Patt che appoggia la Svp, la sinistra non offre una grande prova di compatezza: detto del Pd corre corrono con una propria lista i Verdi qui rappresentati dal “roveretano” Angelo Bonelli. Mentre Rifondazione e Sinistra Italiana puntano su uno studente universitario Matteo Segatta e si presentano a fine maggio con La Sinistra.G.T.













Scuola & Ricerca

In primo piano