Ecco la Valsugana che vola oltre la crisi

Non solo cassa integrazione e chiusure, ma anche aziende che investono Istituzioni in visita a 6 società che occupano 2.500 addetti e sono in espansione


di Marika Caumo


VALSUGANA. Non solo aziende in cassa integrazione o costrette a chiudere. In valle ci sono diverse realtà che fortunatamente stanno affrontando questi periodi bui per l’economia con un piede sull’acceleratore. Investono, assumono, fanno fatturato. Sei di queste, che in totale occupano 2.500 addetti, hanno ricevuto la visita di una delegazione composta dall’assessore Tiziano Mellarini, il vicepresidente del consiglio regionale Marco Depaoli, il direttore di Trentino Sviluppo Mauro Casotto, il presidente della Comunità Sandro Dandrea e quello del neo-costituito Comitato per la realizzazione di una filiera del legno in Vasugana, Fiore Terragnolo.

Tra le realtà solide c'è Ecoopera, la cooperativa presieduta da Renzo Cescato, con sede amministrativa a Scurelle (ex Lavoro e Servizi Valsugana), legale a Trento e con un centro logistico a Vezzano. Lavora nel campo ambientale (raccolta e smaltimento rifiuti, gestione discariche, bonifiche, ripristini, analisi, consulenze), ha 95 soci e occupa 390 dipendenti. Ha un patrimonio netto di 16 milioni di euro.

In continua crescita è il colosso dei serramenti Finstral, 1.400 collaboratori, 13 stabilimenti produttivi, vari centri commerciali. Un nome storico dell’industria valsuganotta, a Scurelle dal 1978 dove occupa 280 persone e produce serramenti (2.500/settimana sulle 5 linee di produzione) e vetrocamera (7mila pezzi la settimana), con quest'ultima che a fine anno sarà spostata nel nuovo capannone da10mila metri quadri in costruzione.

Investe anche la Casearia Monti Trentini spa, fondata nel 1988 a Grigno dalla famiglia Finco. Si sviluppa su un area di 60mila metri quadri di cui 15mila coperti, ritira tutti i giorni 130mila litri di latte direttamente da 200 aziende trentine e venete. Impiega 50 addetti, oltre ai 15 occupati nel trasporto e pulizie, e coinvolge nel suo indotto 250 famiglie trentine. Sta procedendo con l'ampliamento dei locali di stoccaggio e confezionamento di formaggi e latticini, con un mercato che guarda ad altri continenti.

Successi ed investimenti anche per il Gruppo Paterno, 20 anni di attività e 545 dipendenti totali, di cui 363 in Trentino,la cui attività si sviluppa su vari fronti. Dai punti vendita Eurobrico (167 dipendenti in Provincia) alle Funivie Lagorai (64, di cui 58 stagionali), dalla società agricola F.lli Paterno ad Eurogroup spa, a Eurotransport. Fino alla nuova scommessa sulle costruzioni in legno con il marchio ombrello Legno Dolomiti Group (nato dall'unione con i fratelli Pelanda di Condino), che conta 2 stabilimenti, oltre 80 collaboratori e commesse importanti in Italia e all’estero.

Anche tra le aziende più piccole, c'è chi sta affrontando nuove sfide. Ad esempio Cts srl, con sede a Borgo, che si occupa di costruzioni civili e industriali, linee e manutenzione di impianti elettrici e idraulici. Ora intende ampliarsi, costituendo una nuova azienda che incorpori la sua attività con quella di altre 2 ditte, una idraulica e l’altra elettrica, in modo da specializzarsi, fornendo ai committenti un pacchetto completo. Per far questo intende realizzare un capannone industriale nella zona artigianale di Scurelle, sul confine con le proprietà delle altre due aziende.

Sempre a Scurelle, si ingrandisce la Tomaselli srl, ex Tomaselli Aldo e Figli, che occupa 14 dipendenti e 2 soci ed è attiva prevalentemente nella carpenteria in legno. L'attività è cresciuta negli anni, passando dai 500 metri cubi di legno lavorato nel 2007 ai 2mila del 2012. Ed ora allo stabilimento da 4mila metri quadri se n'è aggiunto uno nuovo da 8mila.













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