Dopo un secolo i conti d’Arco ritornano in città

Domani rimpatriata dei discendenti del nobile casato Grande festa in piazza con birra e bretzel per tutti



ARCO. Di nostalgico e rievocativo, l'evento di domani, avrà poco o addirittura nulla, soprattutto se si pensa che la comitiva giungerà in città carica di birra e bretzel, con l'intento di dare vita ad una sorta di Oktoberfest fuori stagione, aperta a tutta la popolazione arcense. Si tratterà, a conti fatti, di una rimpatriata bella e buona e se non fosse per i protagonisti non varrebbe neppure la pena agitarsi troppo.

A rendere questo evento eccezionale, addirittura storico, è il nome della famiglia che ha deciso di riunirsi ad Arco, ai piedi di quel castello che un tempo possedeva. Dopo oltre un secolo, infatti, i conti d'Arco hanno deciso di fare ritorno nella cittadina che hanno contribuito a sviluppare nel corso di un millennio (a loro si deve la costruzione, oltre che del castello, anche dell’eremo di San Paolo, del convento francescano delle Grazie, della chiesa di Caneve e in parte anche della Collegiata). Ma i domini dei conti d'Arco si estendevano anche a Drena, Tenno e Penede. La loro ultima dimora fu palazzo San Pietro, oggi palazzo Marchetti, ma nessun esponente della famiglia risiede più in città - almeno ufficialmente - da oltre un secolo.

Ora il clamoroso ed inatteso ritorno: domani una cinquantina di esponenti della casata degli Arco- Zinneberg e degli Arco-Valley sarà in città per una storica “rimpatriata”. Pur essendo privati cittadini e imprenditori, e da oltre un secolo lontani da ruoli pubblici, i conti d'Arco rappresentano una delle poche famiglie nobiliari che possono vantare una storia millenaria del casato. La famiglia, curiosamente, rinnova ancora oggi i nomi del casato antico: il capostipite si chiama Riprando (come l'avo padre di Cubitosa), mentre i conti che stanno organizzando la manifestazione con il comune di Arco si chiamano – come i celebri avi – Odorico e Andrea (Ulrich e Andreas, in ossequio alla dimora tedesca): un vero e proprio salto nella storia.

La giornata di festa incomincerà alle 9.30 con la messa celebrata nella chiesa Collegiata da monsignor Luigi Amadori che vedrà la partecipazione del coro Castel. Verso le 10.30 è in programma il saluto del sindaco Paolo Mattei e del capostipite della famiglia dei Conti d'Arco, in piazza Tre Novembre, cui seguirà la distribuzione gratuita di birra e bretzel. (gl.m.)













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