Dopo gli insulti a Rossi Salvetti si è autosospeso

Avio, l’assessore ha annunciato la rinuncia temporanea al proprio incarico Fugatti (Lega) plaude, ma le opposizioni sono durissime: «Doveva dimettersi»



AVIO. Moreno Salvetti si è autosospeso dalla giunta. L'assessore, o sarebbe meglio dire oramai ex assessore di Avio, ha preso questa decisione dopo le polemiche scaturite da quanto lui aveva scritto su Facebook. Nel commentare un articolo del Trentino sul caso dell'orsa Kj2, aveva augurato la morte del presidente della Provincia Ugo Rossi. Frasi pesantissime, ancor più se scritte da un assessore, e poco era servito il ripensamento di Salvetti, che aveva cancellato quanto scritto. Le sue espressioni erano state lette (e salvate) da tanti. Una volta che la vicenda era diventata di pubblico dominio, Salvetti si era scusato con Rossi. L'altro ieri in serata si è tenuta una riunione di maggioranza ad Avio, dove Moreno Salvetti ha comunicato la sua scelta, quella di autosospendersi dall'incarico assessorile. «Ho informato il sindaco Federico Secchi - dichiara Salvetti - di aver maturato la decisione di autosospendermi, perché credo che questa sia la migliore soluzione da adottare. Mi sono già chiarito con il presidente Rossi, ed allo stesso tempo scusato, ma credo che, nei confronti di tutta la Comunità che mi onoro di rappresentare, ci debba essere un segnale forte. E questa autosospensione va in questa direzione. Voglio tutelare gli interessi del Comune dalle evidenti strumentalizzazioni che stavano montando. E chiedere ancora scusa al presidente Rossi e a tutta la Comunità per le parole non ragionate e frutto soltanto di un momento di rabbia e sconcerto. Durante questo periodo - conclude Salvetti - ragioneremo collegialmente sulle migliori scelte da adottare, nell'unico interesse del Comune e di questa collettività». Il consigliere comunale, collega di maggioranza e leader provinciale della Lega Maurizio Fugatti plaude alla scelta di Salvetti: «La gravità del fatto rimane, ma Salvetti, dopo aver chiesto scusa, ha dimostrato senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni. Il suo gesto, non scontato, va apprezzato. La cosa è spiacevole, ma l'assessore ha fatto ciò che doveva. Anche il sindaco Secchi ha gestito in modo corretto la vicenda». Di segno diverso la reazione delle opposizioni: «L'autosospensione - scrivono in una nota - non è un provvedimento o una modalità prevista dallo Statuto comunale e dall'ordinamento degli Enti Locali e quindi non esiste questa possibilità. Sono solo previste e regolamentate le modalità delle dimissioni o della revoca dall'incarico di esclusiva competenza e responsabilità del Sindaco. Con l'autosospensione si mantengono gli stessi effetti giuridici, i benefici e i privilegi derivanti con l'incarico assessorile - Indennità mensile (più di 1000 euro al mese) alla quale si aggiungono rimborsi spese al datore di lavoro per assenza causa mandato politico ma soprattutto si continua a rappresentare l'Ente di appartenenza. In questo fantasioso e disarticolato panorama amministrativo chiunque potrebbe per paradosso auto -nominarsi assessore, come figura esterna e occupare il posto anche dell'autosospeso. Da oggi questo ad Avio è possibile e se qualcuno lo desidera ne ha facoltà. È doveroso però evidenziare come per un identico caso l'amministrazione Secchi si sia mossa in modo completamente diverso e contraddittorio. Con delibera n. 114/2016 la giunta (compreso sindaco e l'assessore Salvetti) ha incaricato un legale per tutelare l'immagine del Comune di Avio e sporgere una denuncia penale nei confronti di un cittadino che aveva diffamato l'operato dell'amministrazione comunale su facebook. Non soddisfatti, con successiva delibera n. 161/2016 la giunta ha incaricato lo stesso legale per resistere contro l'istanza di archiviazione disposta dal giudice». (m.s.)

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