cles - nella centralissima via roma

Dopo 38 anni addio alla trattoria della famiglia Prevedel

CLES. Da oggi serrande abbassate all'antica trattoria, lo storico albergo - ristorante nel cuore della borgata. Dopo 38 anni di gestione la famiglia Prevedel lascia l'esercizio, a malincuore....



CLES. Da oggi serrande abbassate all'antica trattoria, lo storico albergo - ristorante nel cuore della borgata. Dopo 38 anni di gestione la famiglia Prevedel lascia l'esercizio, a malincuore. «Inutile dire che ci dispiace ma non potevano continuare», si limita a dire Denise, che con il padre Giuseppe, 77 anni, ed il marito Giuseppe Salsano ha portato avanti fino ad ieri il piccolo albergo, 8 stanze (con 12 letti complessivi) e una sala ristorante da una quarantina di posti. Giuseppe Prevedel (originario di Brez) era approdato qui nel 1976 dopo 27 anni di lavoro come chef in Svizzera a Biel/Bienne, nel cantone di Berna. Lì erano nati i figli Daniele (che dal 2002 gestisce a Cles l'osteria Picchio Nero, un locale d'élite) e Denise, poi la decisione di rientrare in valle.

Una strada sempre in salita ma il talento del “Bepi”, con l’esecuzione dei classici della cucina internazionale vista la sua lunga esperienza nell’alta ristorazione svizzera, è riuscito a trasformare il locale da semplice trattoria famosa per la sua ottima minestra di trippe in un locale elegante e raffinato, diretto da Denise, in cucina con il padre, e il marito Giuseppe in sala. Ieri per l'addio, il Bepi ha rispolverato la sua antica ricetta delle trippe, amarcord nostalgico che ha riannodato idealmente il filo agli anni dell'esordio, prima di chiudere i fornelli, la cucina, le stanze e l'elegante bar che ci affaccia sulla centralissima via Roma e da sempre punto di riferimento per clientela raffinata della borgata.

La decisione di chiude lascia un vuoto a Cles, paese dove pullulano i negozi (anche se si notano dei buchi vuoti, con la scritta affittasi) ma solo un paio di alberghi (il Cles e l'antica Trattoria che ora chiude) a ricordare i fasti turistici del capoluogo noneso. L'albergo è di proprietà di una immobiliare che fa capo ad una importante famiglia del paese e, a quanto si dice, è già partita la ricerca di una nuova gestione. Ma la pagina lunga 38 anni scritta dal Bepi Prevedel e famiglia sarà duro dimenticarla. (g.e.)













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