«Don Mengarda, o parlava con Dio o parlava di Dio» 

Il funerale. Nella chiesa parrocchiale di Spiazzo ieri il vescovo Tisi ha celebrato il funerale di don Marcello. Il testamento spirituale: «Mettete Dio al centro dei vostri interessi, sarete felici»


Walter Facchinelli


Val rendena. Nella parrocchiale di Spiazzo, ieri si è svolto il funerale di don Marcello Mengarda, seguito in streaming e sul sagrato per le limitazioni Covid 19. Accanto al vescovo Lauro Tisi, c’erano i parenti, molti parroci e fedeli che hanno conosciuto e apprezzato l’opera pastorale del Parroco. Il Vescovo ha detto «ringrazio il Signore per la straordinaria lezione di fede che don Marcello ci ha dato. Ringrazio i familiari che hanno accolto la sua decisione di essere sepolto nella nostra Rendena. Il suo rimanere qui in mezzo a noi è un monito per tutti a non disperdere la sua fede. Non è esagerato dire che don Marcello, o parlava con Dio o parlava di Dio». Nell’ora della sua morte, dopo aver celebrato l’eucaristica era a colloquio con don Vincenzo Lupoli «gli ha consegnato la fiaccola del sacerdozio e confidato la passione per i ragazzi della prima Comunione». Ha poi svelato «don Marcello è vissuto povero, tutti i suoi risparmi sono andati ai poveri. Il fuoco dei poveri era dentro di lui e ora sicuramente loro gli fanno corona a entrare in paradiso». Con la voce rotta dall’emozione l’Arcivescovo ha concluso «mi piace pensare che Maria, che lui ha tanto pregato e amato l’altra sera è venuta in casa sua, l’ha raccolto e l’ha portato a casa. Don Marcello grazie. Prega perché ci arrivino preti come te. Non abbiamo bisogno di superman, ma di uomini come te, amici di Dio, servi dei poveri, vicini alla fede, manda qualcun altro a prendere la tua fiaccola e portare avanti l’annuncio della fede».

Il testamento spirituale

Don Marcello il 18 novembre 1990 ha lasciato scritto «ho messo la mia vita nelle mani di Dio perché realizzi i miei desideri: la salvezza dei giovani, della mia gente, dei sacerdoti, dei miei parenti. Il denaro che dovesse avanzare è dei poveri. Ho sempre desiderato essere sepolto nel cimitero a Spiazzo. Alle Comunità ho sempre detto, sarete sempre parte della mia famiglia e nelle mie preghiere. Mettete Dio al centro dei vostri interessi e sarete sempre felici».

I saluti

Stefano Tomasini a nome del consiglio inter-parrocchiale delle Comunità religiose di don Marcello ha detto «ti siamo riconoscenti per le tue sollecitazioni a rafforzare la fede con la preghiera. Eri sempre presente, sapevi conciliare incontri spirituali e ricreativi, coesione sociale con amicizia. Sarai sempre con noi, grazie». Nel saluto i sindaci Barbara Chesi (Spiazzo), Enrico Pellegrini (Porte di Rendena) e Federico Secchi (Avio e Mama), hanno ringraziato il Parroco per quanto ha fatto alle famiglie delle loro Comunità.

Don Vincenzo Lupoli ha portato il saluto e il ringraziamento della “Famiglia di Nazareth” «per questo sacerdote generoso e particolare», delle Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe «hai avuto fiducia in noi affidandoci la tua gente». Infine don Vincenzo ha aggiunto una sola parola «grazie, per tanto, per tutto».

Solo i parenti e alcuni prelati hanno accompagnato la salma di don Marcello alla tomba dei Sacerdoti nel cimitero, con l’auspicio «di non disperdere la sua fede».













Scuola & Ricerca

In primo piano