Domani a Bondo i funerali solenni dei due Kaiserjäger

Il ritrovamento dei militari austriaci sull’Adamello Il primo risale a due anni fa, il secondo all’anno scorso


di Stefano Poletti


BONDO. Domani al cimitero monumentale austro-ungarico di Bondo è la giornata dei solenni funerali militari dei due soldati, le cui salme sono state rinvenute due anni fa in seguito al ritiro dei ghiacci sul gruppo dell’Adamello. Il programma si svolgerà dalle 9, quando ci sarà il ritrovo alle Scuole Elementari delle autorità, delegazioni, ospiti, associazioni, compagnie e bande per la sfilata, proseguirà con la messa alle 10.30, accompagnata dalla Corale San Barnaba di Bondo, per concludersi con la cerimonia di inumazione dei due soldati celebrata da Don Celestino Riz e da Don Daniele Ambrosini. Il rito funebre è stato organizzato grazie alla collaborazione tra la Croce Nera austriaca, associazione che si occupa della cura e della manutenzione dei vari cimiteri militari sparsi su tutti i fronti di guerra, il Comune di Spiazzo, sul cui territorio sono state rinvenute le salme, il comune di Bondo, ove sorge il maestoso cimitero di guerra costruito durante il conflitto su progetto di padre Fabiano Barcatta, la Provincia di Trento e le compagnie schützen di Roncone e Rendena. Saranno inoltre presenti i gruppi Alpini delle Giudicarie, l'associazione Fanti del Trentino oltre al picchetto d'onore dell'esercito italiano con varie autorità militari. I Nuvola di Spiazzo si occuperanno invece dell’organizzazione del pranzo.

Nonostante siano passati quasi cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale, che vide contrapposti proprio nelle nostre zone gli eserciti italiano e austro-ungarico, il continuo ed inesorabile scioglimento dei ghiacciai continua a riportare alla luce non solo reperti ed armamenti bellici, ma spesso anche poveri resti di soldati rimasti sepolti sotto i ghiacci. Risale a quasi due anni fa (era il 20 settembre del 2011) il ritrovamento sul gruppo dell’Adamello, sulla Cima Crozzon di Genova a quota 3304 metri nel comune di Spiazzo, del corpo quasi intatto di un militare con divisa austro-ungarica. Toccò alla Soprintendenza ed ai carabinieri di Carisolo, competenti per territorio, provvedere alle procedure previste in caso di rinvenimento di resti umani. Seguirono le operazioni di recupero secondo i criteri della metodologia archeologica. Dopo la completa messa in luce dei resti, il corpo venne portato a valle per l’espletamento delle necessarie formalità alla presenza dei rappresentanti dell’Alto Commissariato Generale Onoranze Caduti di guerra e dell’unità operativa di medicina necroscopica e anatomia patologica forense dell’Ulss n° 6 di Vicenza. La salma venne poi trasportata al laboratorio di quest’ultima per essere sottoposta agli accertamenti anatomopatologici utili alla definizione del profilo biologico. Situazione analoga si è verificata lo scorso 22 agosto 2012, quando vennero recuperati i resti parziali di un altro soldato del Kaiser, sempre nella stessa zona. Ora i due soldati potranno avere degna sepoltura.













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