Distributore del latte, a Pergine 4 furti in 4 giorni

Il bottino è sempre magro, ma tanti i danni. Il proprietario: «Il Comune faccia qualcosa per evitare questi vandalismi»


di Marika Caumo


PERGINE. Quattro furti in quattro giorni. Il triste record è del distributore automatico di latte fresco a km 0 dell'azienda agricola dei fratelli Ropelato di Spera.

Lo hanno installato cinque anni nella frequentatissima piazza Gavazzi, una piazzola accanto ai parcheggi, vicino a Comune, Cassa rurale e Comunità di valle. Ma, dopo i primi anni passati tranquillamente, negli ultimi due hanno subito 8 furti, la maggior parte con scasso, di cui appunto quattro nella scorsa settimana, da mercoledì a sabato, tutti di notte, uno dietro l'altro.

«Le altre volte è successo che spaccavano la porta laterale, entrando e prelevando i soldi. Duemila euro di danni in un colpo solo, oltre a poche centinaia di euro di incasso della giornata. Poi abbiamo messo un allarme e ora hanno scoperto un nuovo modo per entrare nel distributore», spiega Rodolfo Ropelato, che insieme al fratello Giacomo è proprietario della casetta.

La modalità degli ultimi quattro furti è diversa: i vandali entrano dalla finestrella dove si preleva il latte, spingendo indietro la cella frigo, che la sera ovviamente è meno pesante in quanto contiene meno latte. «Per fare questo bisogna essere almeno in tre o quattro, ci vuole molta forza. Invece per entrare dalla finestrella ci vuole qualcuno di veramente minuto», aggiunge Ropelato, che pensa ad azioni compiute da una banda di ragazzini incoscienti, che hanno continuato ad agire, senza preoccuparsi dei maggiori controlli serali fatti dagli stessi proprietari e della denuncia ai carabinieri. E poi il bottino non è alto, visto che i giovani fratelli di Spera, che allevano bestiame in Bassa Valsugana e tutte le mattine portano 100 litri di latte fresco (ne portavano 300 fino a due anni fa) la sera, dopo il primo di quest'ultima serie di furti, vengono a svuotare la cassettina dei soldi. Ciò significa che i ladri avranno trovato sì e no dieci o al massimo venti euro al colpo. Ammanco che per i due titolari si somma ai danni subiti. Tra cui l'apertura della cella frigo, con la conseguente formazione di ghiaccio e brina.

«Per sbrinarla ci vogliono circa cinque ore, quindi per quattro giorni abbiamo dovuto spiegare che il distributore era momentaneamente fuori servizio per atti vandalici», continua Rodolfo, che non esclude danni per l'immagine. «Se qualcuno era abituato a mandare i figli a prendere il latte adesso chi si fida più, con la paura magari di trovare qualche malintenzionato?», spiega.

Ora sono state ordinate delle inferriate, che saranno messe su porta e finestre, in modo da bloccare qualsiasi tentativo di accesso. «Altri mille euro, un mese di lavoro. Ma sono gli ultimi. Se ci saranno ancora furti comincerò a pensare di chiudere la casetta. E' vero, il distributore è una mia fonte di reddito però è anche un servizio per i cittadini di Pergine, che noi garantiamo con puntualità e professionalità - conclude amareggiato Ropelato-. Il Comune deve fare qualcosa, non è accettabile che succeda questo, serve maggiore attenzione verso questi atti di vandalismo. Paghiamo l'affitto per l'uso del suolo pubblico, abbiamo messo i fiori per abbellire la casetta e li hanno rubati, hanno distrutto le siepi, spaccato tutto quello che c'era».

Infine un appello, a chiunque abbia notato o noterà movimenti sospetti attorno alla casetta: quello di rivolgersi alle forze dell'ordine.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano