Dirigenti e direttori, stop ai concorsi

Dietrofront della giunta dopo le critiche dei sindacati: sospesi i nuovi bandi in attesa che si definisca l’assetto interno


di Chiara Bert


TRENTO. Stop a nuovi concorsi per dirigenti e direttori in Provincia fino a quando la riorganizzazione interna (dai dipartimenti fino agli uffici) non sarà completata. Lo ha deciso la giunta, che ieri ha approvato un conchiuso che sospende temporaneamente la pubblicazione dei concorsi (anche quelli già approvati). Saranno portati a termine quelli in corso, per le altre posizioni vacanti si farà ricorso al personale che è già in possesso della qualifica e che magari in questa fase si trova senza dipartimento, servizio o ufficio.

Un dietrofront a sorpresa, una vittoria dei sindacati che da mesi criticavano questo modo di procedere. E una vittoria anche di questo giornale, che più volte ha sollevato il problema evidenziando la contraddizione: mentre si vanno a ridurre dipartimenti e servizi, e inevitabilmente si creano esuberi funzionali, che senso ha continuare a bandire concorsi per nuove figure di vertice proprio quando all'orizzonte si profila un riassetto che lascerà molti dirigenti e direttori senza incarichi?

Sono 12 i concorsi per posizioni dirigenziali (4 per dirigenti e 8 per direttori) banditi dalla Provincia a partire dallo scorso autunno, quando la società Deloitte era già molto avanti nella propria consulenza riorganizzativa. Ma è di due giorni fa («Trentino» di ieri) la proposta di un nuovo concorso per direttore (di due strutture del gruppo amministrativo) che già ieri sarebbe arrivata sul tavolo della giunta. La novità è stata comunicata ai sindacati che sono puntualmente insorti: «Da un lato si pubblicizza la cura dimagrante, dall’altro si continuano a bandire concorsi per posti di vertice. E questo mentre ci sono dipendenti che non hanno più l’incarico ma sono pagati come prima fino a fine legislatura».

E se la giunta, il presidente Dellai e l’assessore Gilmozzi, fino a qualche settimana fa avevano risposto a muso duro, sostenendo che questo non era assolutamente in contraddizione con la riorganizzazione interna, ieri è stata presa una decisione diversa. «L’accorpamento di alcune strutture - ha spiegato Gilmozzi - ha comportato e potrebbe comportare per alcuni dirigenti e direttori la soppressione della struttura fino a oggi diretta. È apparso quindi necessario sospendere i nuovi bandi per l’accesso a queste qualifiche, in quanto alcune strutture attualmente dirette da sostituti potrebbero essere assegnate a chi è già titolare della qualifica». La giunta ha anche deciso di confermare, prorogandoli fino a riorganizzazione avvenuta, due incarichi di direttore (rispettivamente dell’Unità organizzativa affari giuridico-amministrativi dell’Appa e dell’Ufficio per la semplificazione amministrativa).

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