rovereto

Devasta un’auto in sosta convinto che fosse sua

Un giovane sorpreso dai carabinieri in via Campagnole ubriaco fradicio. Pugni e calci alla macchina “colpevole” di non aprirsi: è stato denunciato



ROVERETO. A volte l’alcol fa brutti scherzi, specie se assunto in grandi quantità. E al protagonista di questa storia non mancheranno motivi di riflessione sull’opportunità di bere di meno. Tutto è partito con una segnalazione, arrivata di buon mattino alla sala operativa dei carabinieri di largo Dalla Chiesa: attorno alle 7 un passante aveva notato un giovane prendere a calci e pugni un’auto in via Campagnole, e ha pensato a una vendetta personale. Così ha composto il 112 sollecitando l’intervento dei carabinieri. Il centralinista ha pensato di inviare subito una pattuglia per verificare cosa stesse accadendo, e in effetti al rapido arrivo dei militari (via Campagnole si trova a poche decine di metri dalla caserma) il giovane si stava ancora accanendo su una vecchia Opel Corsa.

Gli uomini dell’Arma gli hanno chiesto conto di cosa stesse facendo, e il giovane, un barista ventiduenne di Rovereto, si è molto sorpreso della domanda. Lui in quell’auto voleva andarci a dormire, dato che - come hanno poi potuto constatare gli stessi carabinieri - era talmente ubriaco da non poter guidare fino a casa. E talmente posseduto dall’alcol da non essersi nemmeno accorto che quella non era, come pensava, la sua macchina, bensì l’auto di un ignaro anziano residente della zona. L’auto del ragazzo, invece, di simile a quella aveva solo il colore: era di una marca e un modello differente, ed era parcheggiata nell’area del Follone. Ma lui, del tutto annebbiato dagli alcolici, non se n’era nemmeno accorto ed era anzi convinto di essere dalla parte del giusto prendendosela con una macchina “ribelle”.

Un po’ per volta si è chiarito l’equivoco: il ventiduenne era persuaso che la povera Opel fosse la sua macchina e ha tentato di aprirla con le chiavi con l’intenzione di farsi una bella dormita e risvegliarsi un po’ più sobrio. Solo che, trattandosi di un’altra macchina, la portiera non si è aperta. Così il ragazzo, esasperato dalla situazione, aveva continuato a provare ad aprire la serratura, ma senza alcun successo e ad ogni tentativo la sua rabbia montava, al punto che ha iniziato a imprecare prendendosela con la incolpevole Corsa, sferrando calci alle fiancate e pugni sul tetto di quella che pensava fosse la sua auto.

I carabinieri hanno così avvisato il proprietario della Opel dell’accaduto e hanno nel contempo denunciato il ventiduenne per danneggiamento aggravato e ubriachezza molesta.













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