Denuncia il furto e poi vende il camper

Roveretano nei guai: deve pagare 63mila euro all’assicurazione



ROVERETO. L’idea era quella di fare saldi facili facili, senza alcuno sforzo. Poco importa se il metodo, sicuramente semplice, fosse anche assolutamente illegale e foriero di grossi guai. A metterla in atto un roveretano che, dopo aver venduto il proprio fiammante camper a dei cittadini bulgari, ne aveva poi denunciato il furto. Mossa, questa, che gli aveva consentito di intascare sia il denaro della vendita che quello dell’assicurazione - circa 63mila euro - con cui aveva stipulato una polizza per il furto del mezzo. Tutto bene, tutto perfetto se non fosse che ulteriori verifiche avevano permesso all’assicurazione di smascherare la mossa dell’uomo, denunciato per simulazione di reato e costretto anche a restituire all’assicurazione il denaro debitamente intascato. Ieri, il caso è arrivato sul tavolo del gup Riccardo Dies che ha aggiornato l’udienza.

Riavuta la somma versata sulla base della denuncia di furto, l’assicurazione provvederà probabilmente a ritirare la proprio denuncia sporta nei confronti dell’inaffidabile cliente, che comunque sarà ugualmente chiamato a rispondere della simulazione. Alla fine, insomma, oltre a non averci guadagnato nulla, l’uomo dovrà presentarsi davanti al giudice, accusato di un reato tutt’altro che lieve.

Migliaia sono, ogni anno, i veicoli - vetture d’ogni tipo, ma anche camper - che prendono la strada dei paesi dell’est. In Bulgaria, ad esempio, esistono numerose organizzazioni - e non tutte operano alla luce del sole - specializzate nell’acquisto, nella sistemazione (in qualche caso tanto radicale e compresa di documentazione debitamente contraffatta) da rendere irriconoscibile e - nel caso si tratti di mezzi rubati o comunque “non regolari” - anche irriconoscibili e irrintracciabili i veicoli.













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