Dentisti, i convenzionati se ne vanno

Trento. Un piccolo terremoto nel mondo dell’odontoiatria trentina si è consumato ieri quando - con una comunicazione fatta pervenire via pec all’assessora alla sanità stefania segnana e al direttore...



Trento. Un piccolo terremoto nel mondo dell’odontoiatria trentina si è consumato ieri quando - con una comunicazione fatta pervenire via pec all’assessora alla sanità stefania segnana e al direttore generale dell’azienda sanitaria paolo bordon - i rappresentanti dei dentisti convenzionati in seno alla commissione di verifica e attuazione della legge 22 del 2007 (quella che istituisce il dentista di base e disciplina i piani di prevenzione a favore dei soggetti in età evolutiva) hanno informato di volersi dimettere in modo immediato e irrevocabile dalla commissione stessa. si tratta del dottor Giulio tasini e del dottor Paolo chemolli, suo vice in seno all’ente di controllo e verifica.

Alla base della decisione, ricordano i due dentisti, c’è la sostanziale inattività della commissione di verifica sulla legge. la stessa commissione - ricordano i due dentisti - «ha concluso il naturale mandato con la fine della scorsa legislatura e che è più di un anno che non viene rinnovata o almeno, in prorogatio, riconvocata». tasini e chemolli ricordano che la giunta provinciale «non emana nuove direttive, previste annuali, dal 2015 e che nelle poche riunioni avvenute, non abbiamo avuto risposta alle nostre proposte di superamento delle criticità operative segnalate e alle nostre denunce della non-sostenibilità economica del servizio stesso».

I due dentisti, inoltre, sottolineano anche il fatto che «permane la mancanza di coordinamento tra vari attori della legge 22, coordinamento previsto in capo alla rete odontoiatrica provinciale e nella quale la nostra componente non è mai stata chiamata a partecipare e del cui funzionamento non abbiamo notizie».

Ritenendo «inutile e infruttuosa» la presenza in qualità di rappresentanti dei dentisti convenzionati nella commissione i due professionisti annunciano le dimissioni non prima, però, di aver richiamato nel dettaglio tutti gli articoli dedicati dal Trentino nelle scorse settimane a quello che noi abbiamo definito il “lento naufragio” di una legge unica nel suo genere e che tutta italia ci invidia.

LU.PE.













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