Dellai lancia la "rivoluzione dei vigili del fuoco"

Il governatore trentino: vanno tutti regionalizzati, sarebbe una riforma a costo zero



TRENTO. "La strada da perseguire è quella di regionalizzare il corpo nazionale dei vigili del fuoco e lo stesso corpo dei Forestali. Si tratta di una buona riforma a costo zero, che libererebbe energie e nello stesso tempo assegnerebbe più responsabilità alle Regioni stesse". Lo ha affermato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, coordinatore del Tavolo delle Regioni in materia di protezione civile. Ha partecipato oggi a Brindisi a 'Codice Rosso', il settimo convegno nazionale dei Comuni sulla Protezione Civile, contestuale alla 28/a assemblea dell'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani.

"La protezione civile - ha proseguito Dellai - sia un comparto unitario, con unica responsabilità e con tutte le funzioni che spettano allo Stato, dotato di strutture operative che presidiano quelle funzioni specialistiche che solo a livello nazionale possono essere messe in campo. Ma poi sia il livello locale, con ogni sindaco cui risponde il corpo volontario dei vigili del fuoco, a essere l'asse portante, la struttura decisiva. Certo, tra Stato e Comuni ci deve essere il ruolo delle Regioni: il sistema non sta in piedi senza il loro anello fondamentale, intermedio, anche nella protezione civile.

L'Anci fa bene - ha sottolineato - a rivendicare il ruolo dei sindaci, di piccoli o grandi Comuni che siano, riguardo alla protezione civile. Io certo non mi iscriverò al partito dei demagoghi che ce l'ha con i piccoli Comuni e che confonde i costi della politica con i costi della democrazia. Riguardo al rapporto tra volontariato e strutture permanenti la mia posizione e' chiara: le strutture permanenti ci sono per fare le cose che i volontari non riescono a fare".













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