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Crisi Marangoni, Valduga si mette in prima linea

Il sindaco di Rovereto assicura il suo impegno  con l'azienda


di Michele Stinghen


ROVERETO. Lungo vertice, ieri sera, tra sindacati e sindaco Valduga, per l'emergenza Marangoni. Il primo cittadino ha voluto fare il punto sulla situazione sempre più cupa che attornia l'importante azienda di pneumatici. Il sindaco ha voluto ascoltare con attenzione non solo i sindacati (Filctem, Femca e Uiltec), ma anche i rappresentanti dei lavoratori, dei Cobas e delle Rsu. Recependo il disagio, le preoccupazioni, i timori, di lavoratori che non sanno quale sarà il loro futuro di qui a sei mesi.

Lo scorso anno Marangoni ha chiuso con un rosso di 2 milioni e l'amministratore delegato, pochi giorni fa, ha confermato la previsione di circa 120 esuberi. «Lo scenario attuale sentenzia che l’accordo del 2014 non è più contestuale», tuona Alan Tancredi (Uiltec). Un dimezzamento, per la Marangoni, e le previsioni dei mercati sono negative per i prossimi due anni almeno. Anche a causa del crollo del prezzo del petrolio, le gomme nuove cinesi costano il 30% in meno di quelle rigenerate della Marangoni. Il sindaco aveva convocato i sindacati a palazzo Pretorio subito dopo l'incontro tenutosi mercoledì scorso in Confindustria, a seguito del quale i sindacalisti non avevano esitato a definire il quadro "terrificante".

La gestione degli esuberi futuri - siano essi 120 o qualcosa di meno - imporrà l'intervento della Provincia, e anche del Comune, in appoggio alle organizzazioni dei lavoratori. Sia per gestire l'impatto sociale di tante persone senza lavoro, sia per cercare nuovi sbocchi (occupazionali, formativi, di riqualificazione) per gli stessi. Alcuni sindacalisti, all'indomani del vertice, si erano spinti a parlare di riconversione.

«Ci manca un quadro completo della situazione - ha detto Cerutti della Cgil - non vorrei trovarmi di qui a poco altri esuberi ancora, perché l'azienda non ha fatto nulla per sgombrare i dubbi di ulteriori brutte novità, come la scelta di farne un mero hub commerciale, o l'interruzione dell'attività. Un muro di gomma. Per questo la trattativa non decolla, ma crea una situazione di tensione anche esterna all'azienda. Fin che non sai la malattia del paziente, non la puoi curare».

I sindacati, compatti di fronte al dramma, hanno apprezzato molto l'interesse e la preoccupazione del sindaco. Valduga si è preso l'impegno di seguire la vicenda e di intervenire, per quanto gli sarà possibile, presso l'azienda. Il prossimo incontro tra i sindacati e l'azienda si terrà il 23 marzo: tempi strettissimi per gli esuberi, in arrivo entro agosto. I sindacati ancora attendono un piano industriale, una visione da parte della Marangoni circa il suo futuro a Rovereto.

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