Crisi, gli imprenditori trentini vedono nero

L’indagine di Confindustria: per tre aziende su quattro il «sentiment» è negativo



TRENTO. Il “sentiment” degli imprenditori trentini nel primo semestre del 2012, è ancora caratterizzato da un prevalere di giudizi negativi. Lo rileva Confindustria di Trento nell’indagine “Le opinioni degli industriali trentini sulla congiuntura”, relativa alla prima metà del 2012, svolta in collaborazione con la Fondazione Nord Est e il sostegno di Mediocredito Trentino Alto Adige. Le opinioni sul futuro vengono definite «addirittura in ulteriore peggioramento rispetto alla già difficile situazione che emergeva dalla precedente rilevazione, riferita alla seconda metà dello scorso anno».

Il deterioramento del ciclo, secondo quanto spiega Confindustria, non solo è evidenziato dal fatto che oltre tre imprenditori su quattro (76,5%) valutano in flessione il trend dell’economia locale (erano il 61% nella precedente rilevazione), ma soprattutto dalla constatazione che nessuno degli intervistati ha espresso valutazioni di crescita e che le opinioni di stazionarietà (23,5%) risultano comunque contenute. Gli imprenditori trentini esprimono valutazioni ancora più negative, sia con riferimento all’economia del Nordest (84%) sia a quella italiana (92%), mentre solo per l’economia mondiale prevalgono opinioni di stazionarietà (39%) o di crescita (33%). I giudizi sui principali parametri aziendali denotano un quadro complessivo contraddistinto da stazionarietà, anche se le valutazioni negative prevalgono su quelle positive fatta eccezione delle vendite all’estero. Queste ultime infatti si confermano, per il secondo semestre consecutivo, in leggera ripresa.













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