LA STORIA

«Così ho riportato il bambinello in piazza Duomo» 

Il farmacista Bellandi racconta perché ha riempito la mangiatoia dopo il furto



TRENTO. Del presepe di piazza Duomo il farmacista Claudio Bellandi si sente un po’ il custode tanto che quando vede che dei vandali lasciano nella capanna bottiglie e rifiuti, pulisce immediatamente. E il furto della statua del Bambinello (avvenuto a metà dicembre) lo aveva colpito profondamente.

Aveva atteso il Natale, sperando che i ladri restituissero il maltolto o che la statua fosse sostituita, ma visto che così non è stato, la mattina del prima dell’anno, ha deposto nella mangiatoia un bambolotto di plastica.

Quindi ora ha un nome e un volto l’uomo che ha riportato Gesù Bambino al suo posto.

«Ho scelto questa data perché il primo giorno dell’anno è anche la festa della Sacra Famiglia e non si è mai vista una Sacra Famiglia senza Bambinello».

L’idea di un nuovo Gesù Bambino è nata per caso: parlando con un’amica. Lei aveva una bambola di plastica che è stata vestita e sistemata prima di portarla, prima delle sette di mattina nella magiatoia a rappresentare per tutti Gesù Bambino.













Scuola & Ricerca

In primo piano