Coppia si sposa nel reparto di rianimazione

La cerimonia all'ospedale di Rovereto, dov'è ricoverato il neo marito



ROVERETO. Una stanza in un reparto di rianimazione ha fatto da cornice ad un matrimonio fra una coppia trentina che ha voluto coronare un sogno d'amore, più forte della malattia. E' successo nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. A scambiarsi il fatidico sì, un vero e proprio sì alla vita, Daniela e Isidoro Zontini, di Storo, da anni una vita in comune.

La loro decisione di ufficializzare la loro unione è maturata dopo che l'uomo, giunto in una fase critica della malattia, è stato ricoverato in ospedale. La richiesta della coppia è stata immediatamente accolta dal personale del reparto guidato dal dottor Piergiorgio Casetti, che la scorsa settimana ha organizzato la cerimonia assieme al Comune di Rovereto.

La stanzetta del reparto è stata così attrezzata ed è stata liberata il più possibile dai macchinari per la rianimazione. Per creare un minimo di atmosfera, sul comodino accanto al letto è stato sistemato un vaso di orchidee donato dal personale sanitario. Alla presenza dei familiari della coppia, Daniela ed Isidoro si sono così scambiati la promessa d'amore rispondendo alla formula di rito pronunciata dall'assessore del Comune di Rovereto Franco Frisinghelli.

Mancava la grande festa con il taglio della torta e il brindisi finale, ma l'atmosfera, serena nonostante la drammaticità della situazione, ha commosso tutti i presenti. Una commozione che è cresciuta nei giorni successivi quando, superando la fase critica, Isidoro ha potuto lasciare il reparto di rianimazione.

Ora la coppia vuole esprimere gratitudine e riconoscenza nei confronti del Comune e del personale del reparto. "E' proprio nei momenti del bisogno, dell'incertezza e dello sconforto - dice la coppia - che la vita ti fa incontrare delle persone, forse anche per compensare alle ingiustizie che talvolta ci riserva e agli incomprensibili scherzi del destino. Persone speciali che danno fiducia, forza e che aiutano, nonostante tutto, a guardare avanti".

Della grande sensibilità dimostrata dalla direzione e da tutto il personale dell'ospedale si sofferma l'assessore alla salute e alle politiche familiari della Provincia di Trento, Ugo Rossi, secondo cui l'episodio, "davvero simpatico", dimostra come in ospedale "non solo sia necessario occuparsi di patologie ma anche delle persone e dei loro sentimenti. I reparti di rianimazione in particolare sono luoghi di grande umanità dove la voglia di vivere aiuta a superare anche i momenti difficili".













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