IL CASO

Convegno sulle diversità di genere, scontro nel palazzo della Provincia

Edificio blindato da agenti in assetto antisommossa. I manifestanti accusano: "Portati fuori a forza e caricati dalle forze dell'ordine". Contestato l'assessore Bisesti all'uscita. Cgil e Pd accusano: "Brutta pagina per l'Autonomia. Chi governa non può farlo barricandosi nel Palazzo". Cia - accusato di avere gridato: : «Democratici di m.» - contrattacca: "Contestatori infarciti di odio e di disprezzo verso coloro che non la pensano allo stesso modo". Dalzocchio: "Orgogliosa della giunta". GUARDA LE FOTO: Una serata ad alta tensione. GUARDA I VIDEO: La contestazione: "Pagliacci, pagliacci!" -  Le grida e i manifestanti portati fuori a forza.



TRENTO. Alta tensione e scontri ieri sera nel palazzo della Provincia. Doveva essere un convegno sulle differenze di genere, ma si è trasformato in uno scontro senza precedenti con i contestatori buttati fuori in malo modo dalle forze dell'ordine, i relatori blindati nel palazzo e l'assessore Mirko Bisesti che alla fine se ne va sotto scorta: ecco la cronaca di una serata cominciata male e finita peggio.

L'appuntamento era alle 18 al piano rialzato del palazzo della Provincia, in una sala da 70 posti: troppo pochi per contenere un centinaio di persone che (all'esterno) attendono di entrare.

All'ordine del giorno c'è un dibattito organizzato dagli assessori Bisesti e Segnana per fare il punto della situazione dopo che a Natale la giunta provinciale ha cancellato i corsi scolastici per le pari opportunità. Ma quando è ora di cominciare, la sala è già piena e non c'è spazio per le persone che attendevano all'esterno.

Sul posto arrivano le forze dell'ordine con vari uomini in assetto da sommossa e una ventina di auto fuori dal palazzo. Un dirigente ordina: «Disperdetevi». Per tutta risposta il gruppo lo applaude.

Alla fine parte la "carica": qualcuno tra i ragazzi dice di aver visto pure i manganelli, di sicuro (perché lo dimostrano i video che hanno cominciato a circolare subito sui social network) ci sono spinte, grida, ragazzi che finiscono schiacciati sulle pareti del corridoio, qualcuno che viene portato via di peso e una grandissima tensione, con alcuni ragazzi di liceo e università che lamentano di essere stati malmenati.

Alla fine il palazzo resta blindato dalle forze dell'ordine mentre all'interno si svolge il convegno, finché Bisesti (che invece di uscire dal retro sceglie l'ingresso principale dove se ne va scortato dalle forze dell'ordine) pubblica una foto sui social network con alcuni biglietti (contro di lui) rimasti a terra: «Loro sono i democratici...» commenta l'assessore.

Il consigliere provinciale Claudio Cia è stato meno diplomatico e (raccontano sempre gli studenti) se n'è uscito con un: «Democratici di m.». Arriva anche un comunicato dell'Unione degli universitari: «Un fatto vergognoso, non c'è stato confronto e poi siamo stati caricati. Sembra di essere nei peggiori incubi del ventennio». 

LE REAZIONI.

Dure critiche alla giunta da Franco Ianeselli, segretario dela Cgil: "Davvero una brutta pagina per l'Autonomia. Chi governa non può farlo barricandosi nel Palazzo. Non può farlo cancellando i corsi scolastici  contro le discriminazioni di genere senza un confronto e senza fornire alcuna spiegazione. Non può pensare di trasformare il palazzo della Provincia in una sede per i soli militanti di una parte politica. Non si governa attraverso le provocazioni e ricercando volutamente lo scontro". Mentre il consigliere provinciale del Pd Alessio Manica parla di "ignominioso evento, concepito male - senza un vero contradditorio e confronto tra diverse posizioni e sensibilità - e gestito ancora peggio - cercando di fare entrare in sala solo coloro che si dichiaravano più affini ai temi trattati".

Sul fronte opposto il consigliere di Agire Claudio Cia, che definisce i manifestanti "infarciti di odio e di disprezzo verso coloro che non la pensano allo stesso modo". "Veri e propri mistificatori si atteggiano a democratici per celare il loro vero pensiero, che rifugge da un confronto civile, anche animato, ma pur sempre rispettoso. Al contrario per essi provocare, disprezzare, accusare di ogni nefandezza gli altri è il loro stile".

La capogruppo della Lega Mara Dalzocchio si definisce orgogliosa della giunta e aggiunge: "Gli individui che hanno manifestato questa sera con violenza, sia verbale che fisica, hanno dato prova della loro totale estraneità ai concetti basilari della democrazia come la libertà di pensiero e il diritto alla pluralità di visioni, facendosi sberleffo di quelli che dovrebbero essere i pilastri fondanti di una società avanzata come la nostra".













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