sicurezza stradale

Contromano, il triste record del Trentino

Tenendo conto della popolazione qui c'è il quadruplo degli incidenti rispetto alla Lombardia



TRENTO. Quando ha visto i fari comparire sulla sommità del cavalcavia di Ravina, ha pensato ad una manovra strana, ad una retromarcia. Poi ha visto che le luci si avvicinavano sempre più ma quando ha avuto contezza che quella macchina stava finendo contro la sua, era troppo tardi.

L’incidente. Erano le 23.15 di domenica sera quando in tangenziale si è registrato l’ennesimo contromano. Con un bilancio leggero per i feriti: tre con prognosi di qualche giorno. Ma per le due macchine coinvolte i danni sono più pesanti. Dopo l’allarme sul posto sono arrivati sanitari, pompieri e carabinieri. E sono stati quest’ultimi a ricostruire la dinamica dell’accaduto. A quanto pare un cinese residente a Riva di 55 anni stava viaggiando con la sua Sharan in direzione sud. Quando è arrivato sul colmo del cavalcavia ha però allargato verso sinistra finendo così nella corsia riservata a chi va in direzione contraria. E lì è stato fino a quando - siamo circa all’altezza del palazzetto dello sport - è andato a collidere contro una Jeep di turisti milanesi di 47 e 35 anni. E l’uomo che era alla guida non è riuscito a fare nulla per evitare il frontale. Un contromano dovuto a quanto pare ad una disattenzione visto che nessuno degli automobilisti è risultato positivo all’etilometro.

La classifica. Un fenomeno, quello di chi viaggia nel senso opposto rispetto alla marcia, che è purtroppo conosciuto in provincia. Tanto che siamo al quinto posto nella classifica nazionale dei contromano ma se incrociamo gli episodi con il dato della popolazione residente, qui ce ne sono 4 volte che in Lombardia. Che è al primo posto di questa poco invidiabile classifica. Contromano che sono stati la causa di sette morti solo nel 2015. I dati sono quelli raccolti dall’osservatorio Centauro della Asaps, l’associazione amici della polizia stradale che da tempo monitora il fenomeno.

Gli episodi. Venendo ai numeri nudi e crudi, nel 2015 in regione sono stati segnalati ben 26 episodi di contromano. L’anno precedente il numero era così basso da non esser stato preso nemmeno in considerazione. Più di noi, solo regioni con un estensione territoriale più grande e con più abitanti e automobilisti. C’è quindi l’Emilia Romagna con 34 episodi, la Campania con 35, la Toscana con 51 e la Lombardia con 54. Numeri che se vengono rapportati alla popolazione, cambiano «valore».

Le morti. Tre sono stati i contromano che lo scorso anno, purtroppo, hanno avuto conseguenze tragiche. Nel maggio due decessi in A22. Otto Tomasoni, anziano di Ala, aveva imboccato l’autostrada al casello di Ala Avio in senso contrario. E la sua Toyota era andata a sbattere contro una Citroen. Al volante di questa macchina c’era Momcilo Zarkovic, 51 anni residente a Trento che era morto sul colpo. Poche ore dopo morì anche Tomasoni. Nel luglio, la tragedia del Bus de Vela. A perdere la vita Francesco Merz, 47 anni e la moglie Laura Nardon, entrambi di Cembra i quali - a bordo della loro moto - sono stati centrati dall'auto di Patrizia Benedetti che sta usando per «salire» verso Cadine le corsie dedicate a chi deve «scendere» verso la città. Per i due sposi la morte è stata istantanea. Ad ottobre un’altra tragedia: una Ford Fiesta con a bordo quattro altoatesini aveva imboccato la tangenziale e poco prima del Q8 aveva fatto un’inversione a «U» portandosi così in contromano. Lo scontro, violentissimo, con una Dacia Dokker condotta da un trentino residente a Pergine, Franco Prada, 75 anni. Tre i morti: Prada e due donne bolzanine.

Le ragioni di questo incremento di casi di contromano (fenomeno che non è prettamente trentino ma che purtroppo è nazionale) sono difficili da individuare ma delle concause possono essere sicuramente la disattenzione alla guida e anche una mole di traffico che è sensibilmente aumentata rispetto al passato. Con in richiamo, quindi, agli automobilisti a prestare massima attenzione quando sono al volante.

Più 13 per cento. Tornado ai dati della Asaps, «lo scorso anno - spiega l’associazione - gli episodi di contromano su strade e autostrade italiane con conseguenze fisiche alle persone o quelli bloccati dalle forze di polizia e certificati, registrati nell’osservatorio il Centauro, hanno avuto un incremento del 13% passando dai 337 episodi del 2014 a 382 nello scorso anno. Di questi contromano 154 (40,3%) si sono verificati in autostrade e strade a carreggiate separate, in aumento del 2,6% rispetto ai 150 del 2014, sulla rete ordinaria gli episodi sono stati 228 (59,7%) erano stati 187 (55,5%) nel 2014 (+21,9%). Gli episodi mortali sono stati complessivamente 21 (5,5%) nei quali 27 persone hanno perso la vita. I feriti per i contromano del 2015 sono stati 208, in questo caso si registra un calo del 17% rispetto al 2014 quando furono 251. (m.d.)













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