In ospedale 

Controlli straordinari da parte  dell’Azienda

Trento. Controlli e verifiche sono iniziate immediatamente dopo il decesso del 78enne anche da parte della stessa Azienda Sanitaria. Controlli che sono proseguiti anche ieri e che saranno in atto...



Trento. Controlli e verifiche sono iniziate immediatamente dopo il decesso del 78enne anche da parte della stessa Azienda Sanitaria. Controlli che sono proseguiti anche ieri e che saranno in atto anche domani per fare chiarezza su quello che è successo e per capire dove possa essere avvenuto il contagio . «Si tratta di un genere di infezione - spiega Antonio Ferro, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Apss - che è potenzialmente presente in tutte le strutture ospedaliere. Al Santa Chiara è stato fatto tutto quello che è possibile fare e scientificamente valido per diminuire al massimo il rischio di infezione. Nel senso che non si è risparmiato nulla in questo senso, ma purtroppo è praticamente impossibile raggiungere il rischio zero per quanto riguarda la legionella». A parte i tre casi mortali del 2018 registrati in azioni che erano ospiti di strutture ricettive della Paganella, anche al Santa Chiara sono state riscontrati dei casi di infezione e a livello nazionale - spiega Ferro - la media è di 2 mila segnalazioni l’anno con circa 150 che riguardano delle strutture ospedaliere. Numeri importanti che sanno l’idea di quanto questo batterio sia diffuso.

Da parte sul l’Apss trentina è fra le più precise e avanzata per quanto riguarda le attività di prevenzione, con un’attività incessante e che in questi giorni, in seguito al decesso del 78enne, ha avuto un’ulteriore accelerazione anche per quanto riguarda disinfestazione e bonifica. Con un’azione di autocontrollo straordinaria per trovare eventuali presenze del batterio.













Scuola & Ricerca

In primo piano