Contributi per le mamme a casa coi figli 

La Provincia pronta a pagare la previdenza a chi si dedica alla cura a tempo pieno dei bambini fino al terzo anno di età



TRENTO. La Provincia pagherà i contributi alle donne che svolgono il lavoro di mamma. La giunta provinciale ieri ha dato via libera ad una delibera dell’assessora alla salute, Stefania Segnana: prevede venga estesa la copertura previdenziale anche a chi si dedica alla cura dei figli a tempo pieno. Insomma il riconoscimento di un lavoro vero e proprio, come è nei fatti, ma quasi sempre non contemplato nelle classiche categorie dell’impiego.

La delibera si rivolge a quelle donne che non svolgono alcuna attività lavorativa o sono in aspettativa. Ma il beneficio sarà esteso anche ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, purché si dedichino a tempo pieno alla cura e all’educazione dei figli, fino al terzo anno o entro tre anni dalla data di adozione: «Si tratta di una delibera che vuole sostenere i genitori e in particolare coloro che si dedicano al delicato compito della crescita dei propri figli; in precedenza infatti il contributo era stato attivato solo per coloro che svolgevano un'attività lavorativa a tempo parziale. Si tratta - specifica l’assessore Segnana - di una competenza della Regione. Ma la nostra delibera interviene a modificare le modalità ed i termini per l'erogazione di diversi contributi in materia di previdenza integrativa. Alle due Province spetta invece stabilire le modalità e i termini di presentazione delle domande e l'erogazione dei contributi con proprio regolamento».

Non esiste, essendo una novità, uno storico che permetta di capire a quante persone possa essere rivolto il beneficio contributivo: «Infatti. Gli uffici valutano, in prima approssimazione, 3/400 domande per il sostegno alla famiglia, madre o padre che non lavori, ed un altro centinaio di domande per chi assiste familiari non autosufficienti» osserva Segnana.

Come si deve muovere chi intende beneficiare di questa contribuzione introdotta dalla giunta Fugatti? Sia le domande di contributo per la copertura previdenziale dei periodi dedicati alla cura e all’educazione dei propri figli o di minori affidati per coloro che non lavorano, sia le domande per i periodi dedicati all’assistenza dei famigliari non autosufficienti relativi all’anno 2017 vanno presentate entro il 30 giugno 2019 presso l'Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa, o gli Sportelli periferici della Provincia, oppure gli istituiti di patronato o assistenza sociale.

(g.t.)













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