Conti svizzeri, 175 trentininel mirino della Finanza

Più di 175, tra trentini e altoatesini, sono iscritti nella famosa lista Falciani, l’elenco di 7 mila italiani che hanno il conto corrente presso la banca svizzera Hsbc e sono sospettati di evasione fiscale



 TRENTO. Più di 175, tra trentini e altoatesini, sono iscritti nella famosa lista Falciani, l’elenco di 7 mila italiani che hanno il conto corrente presso la banca svizzera Hsbc e sono sospettati di evasione fiscale. La lista è stata acquisita dalla Guardia di Finanza e in questi giorni il comando generale la sta distribuendo ai comandi provinciali per far effettuare le verifiche sui capitali.
 Il tesoro depositato in Svizzera dagli italiani ammonta a 6,9 miliardi di dollari. Secondo quanto calcolato dalle Fiamme gialle i trentini e gli altoatesini hanno presso la Hsbc almeno 150 milioni di dollari americani. Adesso stanno tremando. Infatti a giorni la lista arriverà ai vari comandi provinciali che verificheranno la provenienza dei capitali messi al sicuro in Svizzera. Il forte sospetto è che questa somma sia stata accumulata ricorrendo all’evasione fiscale. Nella lista ci sono soprattutto contribuenti lombardi. Tra le persone fisiche il 51 per cento è composto da imprenditori, il 15 per cento da casalinghe, il 14 per cento da professionisti, soprattutto avvo0cati e dentisti, ma anche giornalisti, l’11 per cento da dirigenti di azienda, il 4,5 per cento da pensionati. C’è anche un 2 per cento di fortunati studenti con il conto in Svizzera.
 Il 63 per cento dei 7 mila correntisti sono lombardi, l’11 per cento laziali, il 7 per cento piemontesi, il 4,5 per cento emiliani, il 4 per cento veneti e il 3,5 per cento toscani. C’è spazio anche per 175 trentini e altoatesini che adesso stanno tremando.
 La lista era stata consegnata la scorsa settimana alla Finanza dal procuratore di Nizza, Eric de Montgolfier. L’elenco era stato sottratto dall’ex dipendente Hervè Falciani alla divisione svizzera di Hsbc. Anche l’Agenzia delle Entrate, a prescindere dagli aspetti giudiziari, procederà ad un’analisi approfondita sui soggetti, e valutare se proseguire con un accertamento fiscale.
 Le indagini si stanno svolgendo in collaborazione con lo stesso ex bancario Falciani che, trasferitosi in Francia, ha contribuito a decifrare i dati sottratti e sequestrati dalle autorità francesi, dopo la denuncia depositata dalla stessa Hsbc. Il tecnico informatico, doppia nazionalità (francese e italiana), nel periodo in cui lavorava per la banca è riuscito a mettere le mani sui dati di oltre 120 mila conti correnti dell’istituto svizzero.
 

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