Consiglio compatto nel dire “no” alla discarica di Sardagna

Trento. Il consiglio comunale prende posizione sulla discarica di Sardagna («È inopportuna e va trovata un'altra destinazione») accogliendo quindi in modo trasversale la mozione presentata dal M5s. I...



Trento. Il consiglio comunale prende posizione sulla discarica di Sardagna («È inopportuna e va trovata un'altra destinazione») accogliendo quindi in modo trasversale la mozione presentata dal M5s.

I residenti di Sardagna (una rappresentanza ieri era presente in aula per seguire la discussione della mozione) trovano "sponda" autorevole nell'istituzione cittadina, ma emergono perplessità su quanto il comune possa davvero "pesare" nella decisione, di competenza provinciale. Il consiglio ha deciso di dare all'unanimità un segnale politico, pur dividendosi sull'annosa questione se quella che incombe sull'area sia una "frana" o una "non frana". Inedito è l'asse tra il consigliere leghista Vittorio Bridi, storico esponente del no alla discarica, e il centrosinistra. Spiega Bridi: «Blocchiamo l'apertura, provincia e Sativa dovranno trovare un'altra soluzione». Il centrodestra si esprime in favore della riapertura del sito, ma apre alla ricerca di alternative. La consigliera leghista Bruna Giuliani sottolinea le responsabilità dei precedenti governi provinciali: «È una decisione frutto delle politiche del centrosinistra e la Lega si è sempre opposta. Ma oggi governiamo la provincia e dobbiamo assumerci questa responsabilità».

Paolo Serra (Pd-Psi) attacca la Lega: «In campagna elettorale avete promesso di chiudere tutto, oggi vi rimangiate la parola». «Serve un parere tecnico terzo, non della provincia né dell'azienda Sativa, che rispondono a logiche politiche e di interesse economico» ha detto Silvio Carlin (Futura). Dello stesso avviso Negroni (M5s): «Non possiamo bloccare l'apertura, ma di fronte alle mancate risposte della provincia in merito alla pericolosità dell'impianto e delle scorie, mandiamo un segnale politico». Festini Brosa (Lega) assicura la massima attenzione della giunta provinciale: «Dato ciò che è successo in passato alla discarica di Sardagna, non si può non capire l'ostilità della popolazione. Il problema però è ineliminabile, da qualche parte i rifiuti vanno comunque messi». F.P.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano