Conducente del pullman «scarica» studenti in gita

Disavventura a lieto fine per le due classi terze medie del Comenius di Cognola «Dopo una telefonata ci ha mollati e ha preso il taxi». Ma è arrivato un sostituto



TRENTO. “Scaricati” da un autista a metà gita (una volta giunti a destinazione per fortuna) e prelevati da un altro. É davvero singolare la disavventura occorsa agli studenti delle due terze medie della scuola “Dell'Argentario” - Istituto Comenius di Cognola, che nei giorni scorsi sono andati in gita scolastica a Torino. Dopo una telefonata concitata con il datore di lavoro - qualcuno parla di una possibile comunicazione di licenziamento - il conducente del pullman ha piantato in asso la comitiva, lasciando il pullman parcheggiato all’ostello e andandosene in taxi. É toccato al titolare della società di autotrasporti il compito di risolvere il problema, inviando un sostituto che - come previsto e senza ritardi - ha riportato la comitiva a casa il giorno dopo.

La gita non era iniziata sotto i migliori auspici. «Sono partiti lunedì alle 7 e tornati ieri», racconta una mamma. «Due classi terze, in tutto una cinquantina di ragazzi. A metà del viaggio di andata il pullman, che si era fermato all’autogrill per la “pausa bagno”, ha avuto un guasto poi e non riusciva a ripartire. L'autista ha telefonato alla ditta per chiedere come comportarsi e in una ventina di minuti ha risolto il problema. Il viaggio è subito ripreso».

Tutto è sembrava essere finito bene, ma la “sorpresa” più clamorosa doveva ancora arrivare. «Sono giunti a destinazione, a Torino, verso le 11.30. Dopo pranzo dovevano andare al Parco del Valentino dal Sermig, l’arsenale della pace del Servizio missionario giovani dove i ragazzi erano alloggiati, ma hanno dovuto fare la strada a piedi perché l'autista se n’era andato. Chi era lì lo ha sentito ricevere una telefonata e poi l’ha visto prendere un taxi».

Una telefonata dai toni piuttosto concitati, al termine della quale il conducente ha di fatto cessato il suo incarico.

Per studenti e professori un imprevisto non da poco. Che però non ha causato conseguenze irreparabili. «I disagi alla fine sono stati limitati», dice la mamma. «Per il rientro, fissato per il giorno successivo, è arrivato l'altro conducente e il pullman è partito in orario. A Torino i ragazzi avevano un loro programma e si sono spostati con i mezzi e anche con il battello».

Il titolare della ditta, da noi consultato, si è limitato a dire di avere sistemato tutto con la preside (Maria Silva Boccardi) e la sua vice e di non capire il motivo dell’interessamento da parte del giornale.

Per gli studenti la disavventura si è risolta con un po’ di moto in più e con l’“emozione” di una storia - a lieto fine - da raccontare alle famiglie e agli amici.













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